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Photo London 2025: dieci anni di immagini, storia e futuro

Photo London 2025
Photo London 2025
Londra si prepara a diventare, ancora una volta, il palcoscenico mondiale della fotografia con la decima edizione di Photo London. L’evento, nato per consolidare il ruolo della capitale britannica come centro nevralgico dell’arte fotografica, torna a Somerset House con una programmazione speciale che celebra dieci anni di immagini, innovazione e talento internazionale.

Il 2025 segna un doppio anniversario: Photo London spegne dieci candeline, mentre Somerset House festeggia il 25° anniversario come destinazione culturale globale. Un’occasione perfetta per ripercorrere le tappe fondamentali della fotografia e, al tempo stesso, indagare le prospettive future del mezzo.

Tra le proposte più attese, una grande mostra dedicata alla città di Londra e al suo ruolo di musa ispiratrice per generazioni di fotografi. Il Master of Photography di quest’anno metterà in scena un affresco visivo della capitale britannica, rivelandone l’anima attraverso scatti iconici e nuove interpretazioni.

La lista degli espositori conferma la vocazione internazionale di Photo London, con gallerie che hanno fatto la storia della fiera e nuovi protagonisti emergenti. Tra i nomi storici: Robert Hershkowitz Ltd (Lindfield), con immagini d’archivio della Londra del passato; Purdy Hicks Gallery (Londra), che rinnova il suo impegno per la valorizzazione delle artiste donne; CAMERA WORK (Berlino), che presenta un viaggio tra i classici della fotografia, da Irving Penn a Chris Levine; Bildhalle (Zurigo), con un focus su stampe vintage di René Groebli.

Tra le monografiche più attese: ROSEGALLERY (Santa Monica) con Tania Franco Klein, vincitrice del premio Emerging Photographer nel 2018; Polka Galerie (Parigi) con un tributo a Sebastião Salgado; UP Gallery (Taiwan), che fa il salto dalla sezione Discovery alla sezione principale con Mia Liu.
Anche il panorama politico e sociale entra in scena attraverso il lavoro di gallerie come Podbielski Contemporary (Milano), che propone un dialogo tra Medio Oriente e Occidente con artisti come Shadi Ghadirian (Iran), Rania Matar (Libano) e Steve Sabella (Palestina).

La sezione Discovery, curata da Charlotte Jansen, resta una delle aree più intriganti della fiera, punto d’incontro tra sperimentazione e nuovi linguaggi visivi. L’edizione 2025 segna un cambiamento di rotta: l’attenzione si sposta dal ritratto tradizionale verso forme di astrazione e fotografia materica, quasi pittorica.

Tra i talenti emergenti si distinguono Bee Gats (New Orleans), con immagini crude e dirette della scena underground di Miami, Lucia Pizzani (Venezuela), che utilizza materiali ancestrali per raccontare storie di colonialismo e natura, Margriet Smulders (Olanda), che trasforma i fiori in tableaux fotografici ispirati ai maestri della pittura fiamminga, e Polina Piech (Londra), giovane promessa interessata a catturare il movimento della natura con tecniche sperimentali.

 

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