
Rebecca Moccia (Napoli, 1992) è un’artista transmediale capace di associare la materialità agli aspetti percettivi ed emotivi, indagando stadi di cambiamento in relazione allo spazio fisico e sociale. Dal lockdown esplora la solitudine e la sua politicizzazione, come documenta nel lavoro Ministry of Loneliness (2022-2024), nato da una ricerca condotta negli ultimi anni in diversi contesti culturali e geografici tra Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Italia.
Ha dichiarato l’artista: “A volte mi sono servita degli strumenti della ricerca sociologica, psicologica, filosofica, ma chiaramente non ho condotto uno studio scientifico sulla Solitudine. Ho piuttosto compiuto un percorso che si è mosso per suggestioni e intenzioni e che mi ha coinvolto in prima persona, con un approccio tutt’altro che distaccato”.
Il suo viaggio pseudoscientifico esplora l’influenza degli spazi, il mondo materiale e, in particolare, come si intrecciano le diverse reti di relazioni tra corpi e contesti politico-economici nel modo in cui la Solitudine si manifesta ed è vissuta, in maniera unica per ognuno.
A Milano, durante la vorticosa Art Week, in cui tutto è mondanità e cultura, bulimia di vernissage, la solitudine come perno della società neoliberista e capitalista apre riflessioni sul fallimento e le ipocrisie dell’Occidente. La mostra personale di Rebecca Moccia a Palazzo Borromeo (XIII secolo), decorato internamente con il ciclo di affreschi dei Giochi Borromeo (1450 circa), rientra nel progetto Law is Art di LCA, nato nel 2013 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea al di fuori dei circuiti tradizionali.

Nella seconda sala del palazzo gotico, toglie il respiro A Body in Flames (2023): un magnetico arazzo realizzato in collaborazione con Giovanni Bonotto, che unisce diverse termografie scattate dall’artista tra Giappone, Stati Uniti, Italia e Inghilterra.
LCA è uno studio legale indipendente e full service specializzato nell’assistenza legale e fiscale per imprese e privati. Dal 2024 è partner fondatore di Art Floor, hub di servizi per il mondo dell’arte, ospitato in un elegante palazzo in via Moscova 18 a Milano. In collaborazione con la galleria Mazzoleni (Londra-Torino), segue e promuove Rebecca Moccia dal 2018. Insieme hanno selezionato un corpus di opere realizzate con diversi media, tra cui fotografia, immagine in movimento, scultura e video.
Oltre alle fotografie tratte da video, in mostra sorprendono Cold As You Are (2022-2024), una serie di immagini termiche su carta cotone che rappresentano un reportage emotivo di luoghi, corpi e situazioni incontrate durante la ricerca dell’artista sulla solitudine, compagna subdola dei nostri giorni.
La termografia di Moccia “mappa” percezioni emotive, intrecciando sistemi visivi tra soggettività e griglie imposte dalla società. Nel suo sofisticato arazzo in filati di lana, realizzato con il laboratorio di tessitura della Comunità di San Patrignano (nell’ambito della mostra Atmosferica, a cura di Ilaria Bonacossa, Fondazione Zegna, 2024), lo studio delle atmosfere da cui scaturiscono emozioni si fonde con il vissuto collettivo, mettendo in discussione i paradigmi di una società dai valori vulnerabili.
L’artista vanta un curriculum espositivo di tutto rispetto: tra il 2021 e il 2023 ha vinto l’OGR Award (Fondazione CRT, Artissima), il Premio ArteVisione (Careof) e il grant di ricerca internazionale del Ministero della Cultura (Italian Council X-DGCC) per Ministry of Loneliness, sviluppato in collaborazione con ICA Milano, Magazzino Italian Art (New York), Outset (Londra), Nanzan University (Nagoya) e IIC Seoul Institute of the Arts (Seul).
Un lavoro complesso e raffinato che, esposto a Palazzo Borromeo, dialoga cromaticamente ed emotivamente con gli affreschi quattrocenteschi.
