Verona festeggia l’inizio della primavera con l’inedito progetto Biscardo for Arts, valorizzando luoghi storici della città e dando vita a esperienze che coinvolgono tutti i sensi
Verona, città famosa per la sua architettura spettacolare e per essere la città degli innamorati, quest’anno ospita un’iniziativa unica che unisce la tradizione vinicola con le espressioni artistiche più raffinate: la calligrafia, la scultura, la musica e la danza. Questo progetto, che si sviluppa lontano dai circuiti più noti al grande pubblico, ha come protagonista Biscardo Vini, azienda vitivinicola con quasi 150 anni di storia, nota per il suo legame profondo con il territorio e le sue tradizioni. L’iniziativa, dal titolo “Biscardo for Arts”, si propone di creare un dialogo tra arte e vino, valorizzando luoghi storici di Verona e dando vita a esperienze che coinvolgono tutti i sensi.
La prima puntata del video, che inaugura il progetto, è stata pubblicata sui canali social di Biscardo Vini domenica 30 marzo, con le successive puntate che usciranno durante l’anno, fino a novembre. Un percorso che, secondo Maddalena Biscardo, responsabile della comunicazione dell’azienda, è strettamente legato alla mission di Biscardo Vini, il cui claim “Vino, Arte e Cultura” rappresenta la fusione tra il mondo del vino e le espressioni artistiche: «Abbiamo scelto di rivolgerci ad altre forme di creatività per raccogliere un frammento della loro identità, del loro linguaggio e per raccontare anche qualcosa di noi».
Il viaggio comincia in uno dei luoghi più prestigiosi di Verona: la Biblioteca Capitolare, un gioiello storico che custodisce una delle collezioni più importanti di manoscritti antichi, tra cui il De Civitate Dei di Sant’Agostino, uno degli esemplari più antichi al mondo. Qui, la calligrafia di Sara Caliari, esperta di storia della scrittura e paleografia, darà vita alla firma di Biscardo, trasformando l’arte della scrittura in un’espressione che celebra la bellezza e la storia del vino, intrecciando passato e presente.
Il percorso prosegue con Marina Bertagnin, in arte MABE, la cui scultura verrà esposta nella Provianda di Santa Marta, un antico complesso che, un tempo, produceva pane per l’esercito austriaco. Oggi sede della collezione di arte contemporanea dell’Università di Verona, la Provianda ospiterà le opere di MABE, che attraverso la sua arte intende esaltare il tema della bellezza come esperienza sensoriale ed estetica. Le sue sculture hanno raggiunto importanti istituzioni internazionali come il Louvre di Parigi e l’Art Center di Berlino, portando un tocco di raffinatezza alla città di Verona.
Si prosegue questo itinerario sensoriale del vino attraverso la musica, linguaggio universale capace da sempre di evocare emozioni profonde. Leonardo Benini, direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica Futura, dirigerà un ensemble strumentale in una performance che avrà luogo all’Ex Dogana di Fiume, antico porto fluviale di Verona che fino alla Prima Guerra Mondiale è stato anche un magazzino per le merci. La musica, guidata dalla maestria di Benini, accompagnerà il pubblico in un’esperienza che unisce il piacere del vino alla sinfonia delle note, in un contesto ricco di storia e di suggestioni sonore.
L’ultimo capitolo vede protagonista la danza contemporanea, che si ispira alla grazia del vino. Camilla Monga, coreografa e docente di danza contemporanea all’Accademia Paolo Grassi di Milano, interpreterà il legame tra movimento e vino attraverso una performance che avrà luogo nel suggestivo Museo Miniscalchi-Erizzo, un’antica residenza nobiliare che conserva il fascino del Quattrocento. La danza, come il vino, diventa una celebrazione della bellezza e della fluidità, unendo la tecnica coreografica alla ricerca di emozioni inedite.
Il progetto “Biscardo for Arts” si rivela una straordinaria occasione per scoprire la bellezza di Verona attraverso il dialogo tra diverse forme artistiche, tutte unite da un unico filo conduttore: il vino.