
Tra debutti e grandi ritorni, Art Basel annuncia le novità dell’edizione 2025, in programma a Basilea dal 19 al 22 giugno 2025.
L’appuntamento dell’anno è ormai alle porte e Art Basel, la più importante fiera al mondo, ha annunciato le novità della prossima edizione in programma dal 19 al 22 giugno (con anteprima il 17 e 18 giugno). Con un’edizione che si preannuncia una delle più ambiziose di sempre, la manifestazione conferma il suo ruolo di baricentro culturale ed economico con la partecipazione di 289 gallerie provenienti da 42 paesi.
Novità? Tra i momenti più attesi, c’è di certo l’intervento con cui l’artista tedesca Katharina Grosse trasformerà Messeplatz e le strutture circostanti in un ambiente cromatico vivo e dinamico. Utilizzando la sua iconica tecnica spray, Grosse realizzerà un’opera site-specific in grado di rompere i confini tra colore, architettura e spazio pubblico. Curato da Natalia Grabowska, curatrice della Serpentine Gallery di Londra, il progetto mira a sovvertire la percezione quotidiana del luogo, offrendo un’esperienza immersiva e sensoriale.
Tra le altre novità, il debutto del settore Premiere, che accoglierà i progetto di 10 gallerie chiamate a presentare show di un massimo di tre artisti ciascuna, con opere realizzate rigorosamente negli ultimi cinque anni. L’idea è che i partecipanti, tra i quali spiccano Edel Assanti (Londra) e Kosaku Kanechika (Tokyo), propongano soluzioni artistiche il più avanguardistiche e curate possibili.
Per chi cerca opere monumentali, Unlimited è la sezione da non perdere. Curata da Giovanni Carmine, direttore della Kunst Halle di San Gallo, il settore presenterà 68 installazioni su larga scala. Qui, l’arte rompe i confini del quadro e si fa ambiente, performance, provocazione. Una piattaforma che negli anni ha consacrato nomi e linguaggi fuori dagli schemi, oggi punto di riferimento per collezionisti e curatori internazionali.
Anche quest’anno torna Parcours, la sezione di arte pubblica curata da Stefanie Hessler (Swiss Institute di New York). Il tema del 2025, Second Nature, esplora la relazione tra artificio e natura. Le oltre 20 installazioni site-specific si snoderanno lungo Clarastrasse fino al Reno, coinvolgendo spazi simbolici come l’ex Hotel Merian e la storica Münsterplatz, tracciando un itinerario urbano in cui l’arte dialoga con il paesaggio cittadino.
Riconferma anche per Kabinett, la sezione dedicata alle presentazioni tematiche all’interno degli stand, che quest’anno proporrà 22 progetti curati, offrendo al pubblico chiavi di lettura più approfondite sulle pratiche artistiche in mostra. Tra le proposte, spiccano le pitture simboliche di Pier Paolo Calzolari, la poetica degli oggetti di Hu Xiaoyuan, e le sottili riflessioni sull’appropriazione artistica nelle opere di Sherrie Levine e Jonathan Monk.
Un altro segnale del rinnovato slancio della fiera arriva dagli Art Basel Awards, istituiti in collaborazione con BOSS. Con 36 premi destinati a personalità che stanno ridefinendo il sistema dell’arte — tra artisti, curatori, mecenati, musei e innovatori — l’iniziativa celebra visioni pionieristiche e impatti trasformativi. Il 20 giugno andrà in scena il primo Awards Summit, una giornata aperta al pubblico con talk, incontri e riflessioni condivise tra alcune delle voci più influenti della scena contemporanea. Dopo il successo del lancio nel 2024, ritorna anche il The Art Basel Shop, con una selezione curata di prodotti d’arte, moda e design in edizione limitata.
«L’edizione 2025 sarà un viaggio straordinario tra opere, idee e persone» ha dichiarato Maike Cruse, direttrice di Art Basel in Basel. «Non solo una fiera, ma una piattaforma viva per l’innovazione culturale».















