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Gaudí si avvicina alla santità: proclamato dal Vaticano “venerabile”

Una vista della Basilica della Sagrada Familia a Barcellona, ​​Spagna, il 28 gennaio 2025. La costruzione dell'iconica Basilica della Sagrada Familia di Barcellona, ​​iniziata nel 1882, sta per concludersi.
Una vista della Basilica della Sagrada Familia a Barcellona, ​​Spagna, il 28 gennaio 2025. La costruzione dell’iconica Basilica della Sagrada Familia di Barcellona, ​​iniziata nel 1882, sta per concludersi.
Il Vaticano compie un passo decisivo verso la canonizzazione di Antoni Gaudí, il genio catalano dell’architettura modernista, conferendogli ufficialmente il titolo di “venerabile”. A quasi un secolo dalla sua morte, l’artista che ha trasformato il paesaggio urbano di Barcellona con edifici visionari come la Sagrada Família, il Parc Güell e la Casa Batlló, viene oggi riconosciuto non solo per il suo estro creativo ma anche per la profondità della sua fede.

La dichiarazione di “virtù eroiche” da parte di Papa Francesco rappresenta il secondo stadio nel lungo e rigoroso processo di canonizzazione della Chiesa cattolica. Dopo questo riconoscimento, la causa dovrà passare per la beatificazione — che richiede la conferma di un miracolo attribuito all’intercessione dell’aspirante santo — prima di approdare alla proclamazione ufficiale come santo.

Devoto fervente, Gaudí dedicò gran parte della sua esistenza alla costruzione della Sagrada Família, iniziata nel 1882 e tuttora incompiuta. Non è un caso che il Papa emerito Benedetto XVI, nel 2010, consacrando la basilica, definì Gaudí “un cristiano praticante che ha mantenuto accesa la fiaccola della sua fede fino alla fine della vita”.

Antoni Gaudí, Casa Batlló, 1904–1906, Barcellona

L’architetto morì tragicamente nel 1929, investito da un tram, ma la sua fama non ha mai smesso di crescere. La sua opera è oggi considerata un ponte straordinario tra arte, natura e spiritualità. Non sorprende, dunque, che una campagna per la sua canonizzazione sia attiva da oltre trent’anni: promossa da un’associazione di devoti, la causa è stata ufficialmente presa in carico dalla Chiesa nel 2003, e rilanciata nel 2023 dal cardinale di Barcellona Juan José Omella.

Il recente riconoscimento da parte del Vaticano è stato accolto con entusiasmo. “È una gioia ricevere questa notizia”, ha dichiarato Omella in un videomessaggio, sottolineando come Gaudí fosse non solo un architetto eccezionale, ma “un uomo buono”.

Nel tempo, l’associazione ha raccolto testimonianze di presunti miracoli attribuiti a Gaudí. Una donna, ad esempio, ha raccontato di aver riacquistato la vista in un occhio dopo una preghiera rivolta all’architetto. Altri riferiscono conversioni alla fede cristiana avvenute proprio all’interno della Sagrada Família, travolti dalla forza spirituale della sua architettura.

Ritratto di Antoni Gaudí.Credits: Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images.

Il pontificato di Papa Francesco, notoriamente attento al linguaggio dell’arte, sembra essere il terreno fertile per il fiorire di questa canonizzazione. Dopo aver fatto visita alla Biennale di Venezia nel 2023 — primo papa nella storia a farlo — e aver affidato a un gruppo di artisti palestinesi la creazione del presepe vaticano, Francesco ha ribadito il bisogno urgente di bellezza nel mondo: “Il mondo ha bisogno di artisti”.

Se Gaudí dovesse diventare santo, si unirebbe a una ristretta cerchia di figure artistiche canonizzate, come il pittore rinascimentale Beato Angelico, la mistica e compositrice medievale Ildegarda di Bingen, e San Luca, patrono dei pittori. Un riconoscimento che suggellerebbe definitivamente il suo lascito, collocandolo tra i grandi artefici della fede attraverso l’arte.

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