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Ad 80 anni dalla Liberazione a Genova va in scena D’ORO. Il sesto senso partigiano

Presentato la mattina del 17 aprile nella sala del Teatro Ivo Chiesa a Genova lo spettacolo D’ORO. Il sesto senso partigiano che andrà in scena sul palcoscenico dello stesso teatro il 25, 26 e 27 aprile.

Grande assente il direttore del Teatro Nazionale di Genova, in Cina per un suo spettacolo a Pechino, ma che non ha voluto mancare almeno in video per confermare l’importanza dello spettacolo che ricorda una data fondamentale, quella del 25 aprile: “Questa è un’occasione in cui il teatro può far vedere i suoi muscoli – ha detto Livermore – un atto di militanza verso la società civile. Tutti insieme volevano cambiare il mondo per la libertà e ci sono riusciti, ma attenzione, dobbiamo alimentare continuamente la memoria. Sono grato e felice che questo progetto sia stato ampiamente condiviso. Ricordiamo che il teatro non è intrattenimento, ma ARTE. Fare teatro vuol dire fare militanza, la cultura crea memoria, quella memoria che ci dà identità”.

A fare da padrone casa al suo posto Andrea Porcheddu, Dramaturg del Teatro Nazionale di Genova che ha messo in rilievo l’importanza dello spettacolo e di tutte le manifestazioni intorno in quanto capaci di creare un ponte con i ragazzi di oggi. ”Siamo andati in molte scuole per raggiungere i giovani. I ragazzi hanno risposto alla chiamata e questo spettacolo, scaturito dal lavoro di ricerca di Gad Lerner e Laura Gnocchi che hanno ricostruito in Noi Partigiani, una sorta di romanzo collettivo, le storie e testimonianze degli uomini e delle donne che hanno fatto la Resistenza prendono vita”.

D’ORO. Il sesto senso partigiano, ha la direzione artistica di Davide Livermore e la drammaturgia e regia di Giorgina Pi: “Ho messo piede qui quattro anni fa per un progetto sul G8. Le celebrazioni sono pericolose se non sono riaccese nel presente. E’ importante essere antifascisti anche nel presente – ha affermato la regista – Nello spettacolo parliamo di giovanissimi che scelsero di disobbedire, avevano 16 – 17 anni e forse anche meno, ma hanno fatto scelte importanti che hanno cambiato il corso della storia”.

Ad interpretare quei “giovani” di allora saranno: Monica Demuru (Gianna Radiconcini; Luciana Romoli); Valentino Mannias (Gustavo Ottolenghi; Aldo Tortorella); Francesco Patanè (Mario Candotto; Mario Ghiglione); Aurora Peres (Mirella Alloisio; Ivonne Trebbi); mentre i giovani attori/nuove partigiani  Silvia Filza, Pietro Muzzini, Mouhamed Ndiay, Khadija Seye  incarnano le parole di Paolo Orlandini.

Il progetto D’oro. Il sesto senso partigiano – articolato come un sentiero di memoria viva – ha abitato vari luoghi della città, rivolgendosi con priorità alle scuole e all’università, per raccontare, nutrire, trasmettere e rendere indelebile quel messaggio di unione e resistenza antifascista al di là di ogni schieramento o ideologia. Il percorso parallelo di incontri costruito come tappe di avvicinamento alla giornata dell’Ottantesimo anniversario è iniziato lo scorso 10 marzo e ha registrato numeri importanti in termini di partecipazione e attenzione confermando che, oggi come ottant’anni fa, i progetti arditi nascono da comunità miste e giovani per creare e custodire azioni e storie.

Come ha detto Laura Gnocchi, anche lei in collegamento video, questo lavoro nato  nel 2019 va a chiudere un cerchio. ”Siamo partiti da persone anziane che ci hanno raccontato cosa è successo quando erano giovanissimi, poco più che bambini”. Oggi qualcuno di loro c’è ancora, e malgrado i 90 anni di età sarà ben felice di assistere allo spettacolo. Spettatore d’onore il 25 aprile, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A sostegno e guida del progetto è stato creato appositamente un comitato d’onore composto da figure di prestigio e chiara fama: la senatrice a vita della Repubblica Italiana Liliana Segre, il costituzionalista Augusto Antonio Barbera, il Presidente dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo, il Presidente dell’Istituto Parri Paolo Corsini, e lo storico Giovanni De Luna. La replica pomeridiana del 25 aprile, alla presenza del Presidente della Repubblica sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3, main media partner del progetto.

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