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40 opere inedite di Roy Lichtenstein in asta a maggio da Sotheby’s

Roy Lichtenstein, Reflections-Art. Art © Estate of Roy Lichtenstein
In asta da Sotheby’s, durante le Contemporary Evening and Day Auctions di maggio 2025, a New York, oltre 40 opere inedite rivelano l’intimità creativa di uno dei padri della Pop Art.

Sono solo segni su una pagina”, dichiarava Roy Lichtenstein con disarmante ironia. Oggi, oltre due decenni dopo la sua scomparsa, una parte cruciale della sua eredità viene venduta da Sotheby’s New York. Dopo una prima selezione offerta lo scorso novembre, la maison torna a collaborare con la Roy Lichtenstein Foundation e la famiglia dell’artista, rilanciando con oltre 40 opere, molte delle quali mai apparse sul mercato.

Quasi una retrospettiva che attraversa l’evoluzione dell’artista lungo quattro decenni di produzione. Dall’Espressionismo astratto alla cifra Pop degli anni ’60, fino alla maturità fatta di riflessioni metalinguistiche e appropriazioni ironiche del canone moderno, la raccolta restituisce un Lichtenstein più introspettivo, forse meno noto, ma non meno radicale. Come sottolineato da David Galperin, Vice Chairman Sotheby’s, “Queste opere ci mostrano l’artista dietro l’artista, l’uomo che riflette su sé stesso e sulla sua eredità culturale”.

Fra le opere più attese, Reflections: Art (1988, stima 4-6 milioni di dollari), parte della serie che gioca con il concetto di specchio e autocoscienza, e Woman: Sunlight, Moonlight (1996, stima 4-6 milioni di dollari), scultura “piatta” in legno che sfida con eleganza la tridimensionalità. Presenti anche i Stretcher Frames with Cross Bars III (stima 2,5-3,5 milioni di dollari) e i collage preparatori degli Interiors, parodia geometrica degli interni patinati da rivista anni ’80.

Con una stima complessiva superiore ai 35 milioni di dollari, i lotti saranno esposti a Hong Kong (18–23 aprile) prima di tornare a New York per le aste serali e diurne di arte contemporanea. In catalogo figurano anche Mirror I (1976, stima 1-1,5 milioni di dollari), Entablature (1975, stima 500-700 mila euro) e Haystacks (1968, stima 400-600 mila dollari), reinterpretazione seriale dei covoni di Monet in chiave Pop, opere già esposte in contesti museali di primo piano.

Un successo dovuto anche a Dorothy Lichtenstein, ex gallerista, compagna di vita e professionale, che ha dedicato oltre vent’anni alla tutela e alla diffusione dell’opera del marito, donando centinaia di lavori a istituzioni come il MoMA, il Whitney Museum e il Centre Pompidou, e guidando la Roy Lichtenstein Foundation fino alla sua scomparsa nel 2023. In un momento in cui il mercato si sta riconfigurando attorno a nuovi classici, Lichtenstein con il suo linguaggio universale si candida ad occupare un posto di rilievo nel panorama collezionistico. I precedenti di primissima fascia già ci sono. Nel 2015 Christie’s ha registrato il record per l’artista con Nurse (95 milioni di dollari). Nel 2017, in trattativa privata, Masterpiece è stato acquistato per 165 milioni di dollari dal collezionista statunitense Steven Cohen. Ora un nuovo capitolo della sua storia di mercato sta per essere scritto.

Roy Lichtenstein, Reflections-Art. Art © Estate of Roy Lichtenstein
Roy Lichtenstein, Interior with African Mask (Study). Art © Estate of Roy Lichtenstein
Roy Lichtenstein, Mirror I. Art © Estate of Roy Lichtenstein
Roy Lichtenstein, Haystacks. Art © Estate of Roy Lichtenstein

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