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Arte, Design, Architettura e Performance. Nanda Vigo alla Fabbrica del Vapore

Nanda Vigo, La Casa blu, Milano, 1967-71. Foto Carla De Benedetti Nanda Vigo, La Casa blu, Milano, 1967-71. Foto Carla De Benedetti
Nanda Vigo, La Casa blu, Milano, 1967-71. Foto Carla De Benedetti
Nanda Vigo, La Casa blu, Milano, 1967-71. Foto Carla De Benedetti
Donna dello spazio e della luce, figura eclettica e dirompente, Nanda Vigo torna a far emozionare con la sua eredità la città di Milano attraverso una mostra appena conclusasi che ne esplora il poliedrico universo creativo attraverso il suo archivio recentemente donato al CASVA

Milano celebra l’eredità di Nanda Vigo con la mostra “NANDA VIGO – Sineddoche d’archivio. Arte, architettura, design, performance”, appena conclusasi presso la Fabbrica del Vapore in concomitanza con la Milano Design Week. L’esposizione nasce dalla recente donazione del fondo archivistico dell’artista al CASVA (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive), ente del Comune di Milano dedicato alla conservazione e valorizzazione degli archivi del progetto. Realizzata con il fondamentale supporto della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia in collaborazione con l’Archivio Eredi Nanda Vigo

L’archivio rappresenta una preziosa testimonianza del percorso multiforme di Vigo, che in oltre cinque decenni di attività, ha attraversato e intrecciato con straordinaria coerenza linguaggi diversi. Dall’arte al design, dall’architettura alla performance. Al punto da rendere difficile ogni tentativo di incasellare il suo estro creativo dentro una definizione univoca.

 

Nanda Vigo, Giulio Confalonieri, Progetto per l’Atrio del Palazzo dell’Arte, XV Triennale, 1973. Foto Laura Salviati
Nanda Vigo, Giulio Confalonieri, Progetto per l’Atrio del Palazzo dell’Arte, XV Triennale, 1973. Foto Laura Salviati
Oltre le convenzioni

Dal design di prodotto industriale alla riscoperta dell’artigianato, dall’architettura agli ambienti “aperti” delle performance, la ricerca estremamente rigorosa di Nanda Vigo, volta a catturare la luce scandendo lo spazio tramite essa, viene esplorata all’interno della mostra. Che ne propone una lettura tematica attraverso sette “isole” espositive, ciascuna di esse dedicata a un aspetto chiave del lavoro dell’artista.

Le sezioni, infatti, permettono di cogliere la complessità e l’interconnessione dei linguaggi progettuali di Vigo. Accostando materiali d’archivio – schizzi, fotografie, appunti, documenti – ad opere originali – prodotti in serie, manufatti artigianali, prototipi e modelli – offrendo così uno sguardo ravvicinato al suo lavoro e alla sua poetica.

 

Nanda Vigo, Fabbrica del Vapore, Milano
Nanda Vigo, Fabbrica del Vapore, Milano

La mostra, allestita nella navata laterale dell’edificio “Cattedrale” della Fabbrica del Vapore, rappresenta non solo un tributo alla figura di Vigo. Ma anche un’importante occasione per il pubblico e gli studiosi di entrare in contatto diretto con una delle figure più straordinarie del Novecento, un’artista che ha saputo rompere gli schemi andando oltre le convenzioni, diventando emblema di una libertà creativa totalizzante.

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