
Dalla pittura all’installazione, è l’ingaggio sociologico ad accomunare i quattro finalisti che si contenderanno quest’anno il Turner Prize
L’annuncio del vincitore avverrà il 9 dicembre, nell’ambito della mostra dei finalisti che si terrà presso il Cartwright Hall di Bradford. Ma nel frattempo il Turner Prize 2025 annuncia i nomi dei quattro artisti selezionati per l’ultimo step. Un’edizione che riafferma l’impegno dell’arte contemporanea britannica nell’affrontare temi urgenti e rilevanti, offrendo una piattaforma per voci diversificate e pratiche innovative. Identità, memoria culturale, trauma e spiritualità.
In ordine alfabetico troviamo Nnena Kalu, britannica di origini nigeriane, nota per le sue sculture immersive realizzate con nastro adesivo e nastro per videocassette, che esplorano la memoria collettiva e la spiritualità.C’è poi Rene Matić, la più giovane tra i finalisti, fotografa e artista installativa britannica il cui lavoro esplora l’identità culturale nazionale. È originario dell’Iraq ma residente nel Regno Unito Mohammed Sami, un pittore che affronta temi di trauma bellico e esilio personale, combinando paesaggi impressionisti con narrazioni intime. Infine, fra i candidati al Turner Prize c’è Zadie Xa, artista coreano-canadese, nota per le sue installazioni che integrano tessuti tradizionali coreani e sculture interattive ispirate ai rituali sciamanici.













