Alla Capitolium Art Gallery di Roma, Liliana Malta protagonista di una mostra declinata sui toni del blu
Solo nove grandi opere declinate sui toni del blu, il colore che da sempre insegue la pittura di Liana Malta, protagonista di “Liliana Malta. Kind of Blue”, suggestiva esposizione visibile sino al 30 aprile presso la Capitolium Art Gallery di Roma. Formata alla pittura da Nicolas Carone – uno dei pittori della prima generazione della Scuola di New York, interlocutore e intimo amico di Pollock e compagni – Malta si pone, con esiti di rilevante qualità, allo snodo tra i modi di una pittura internazionale che trova le sue radici nella lezione dei maestri dell’arte americana post war e la stratificata eredità culturale europea.

Pangaea, 2008-2009
olio su tela 152×183 cm
L’arte prodotta dalle grandi dominazioni culturali è resa plurale dalla fusione tra i modi della cultura dominante e quelli delle varie tradizioni artistiche locali. Non fa eccezione alla regola la storia dell’arte post war, quella in cui le avanguardie dell’espressionismo astratto americano, della pop e della urban art trovano, nella loro massiva diffusione internazionale, declinazioni regionali di rilevante interesse. Nella densa intersezione tra la lezione dei Post War Master americani e la stratificata eredità culturale europea si pone la ricerca di Liliana Malta, presente, dal 13 febbraio al 30 aprile, alla Capitolium Art Gallery di Roma con una personale che espone nove opere, per lo più oli su tela di grande formato, prodotte dall’artista tra il 2002 e il 2024.
Particolarmente solido e diretto è il filo che collega Liliana Malta ai protagonisti dell’espressionismo astratto di New York. L’artista è stata infatti l’allieva prediletta di Nicolas Carone (1917-2010), uno dei pittori della prima generazione della Scuola di New York, interlocutore e intimo amico di Pollock, De Kooning, Rothko, nonché fondatore, in Italia, della International School of Art di Todi e Montecastello. Inizialmente avviata a una carriera di scultrice e ceramista – linguaggi peraltro mai abbandonati dall’artista – Malta ha seguito Carone nei territori della pittura e del colore con esiti di autentico valore artistico. Le nove opere selezionate dalla curatrice Dorota Grubba Thiede rendono conto della pienezza di senso e vitalità di una ricerca condotta all’interno di valori espressivi emersi nel corso del Novecento e che oggi appartengono al patrimonio di una eterna classicità.

Kind of Blue, 2024
olio su tela, 147×183 cm
In rapporto di perfetta compenetrazione con la pittura, i titoli scelti da Malta per i suoi dipinti ne diventano l’imprescindibile chiave di accesso, la parola d’ordine che introduce a una narrazione – sempre presente e corposa – sviluppata con i linguaggi del gesto, del segno e del colore.
Particolarmente significativo, e non casualmente scelto anche per nominare la mostra, è il titolo che accompagna un grande olio del 2024: “Kind of Blue”. Usare una citazione come incipit dei suoi colorati racconti è una soluzione a cui Liliana Malta ricorre spesso, a volte parte dal verso di una poesia, altre dal repertorio della mitologia classica o da un’allusione attinta dalla sua vasta cultura musicale. Nel caso di Kind of Blue, il riferimento al rivoluzionario album pubblicato da Miles Davis nel 1959 è lampante e va oltre l’omaggio al grande musicista. Citando l’opera che inaugura la fulgida stagione del jazz modale, Liliana Malta rivendica una piena contiguità con quel clima, una contiguità che chi visiterà la mostra non farà fatica a riconoscere. Il rinnovato approccio al cuore del jazz, le improvvisazioni, introdotto da Davis nel 1959 diede infatti vita a una musica eminentemente cromatica mettendo a disposizione dei musicisti una vera e propria tavolozza, un nuovo jazz che suonava colore. Lo faceva improvvisando non più sulla base di accordi ma su una serie di scale diverse da quelle usate sino ad allora, scale collegate a “modi”, vale a dire a tinteggiature evocative di particolari atmosfere ed emozioni.

Tabula votiva 8, 2024
olio su carta
I visitatori di Kind of Blue scopriranno una mostra dipinta nei “modi” del blu, il colore che da sempre tallona la pittura di Liliana Malta: “Ho provato a modificare la mia tavolozza, a escludere dalle mie scelte cromatiche il colore che mi insegue, ma alla fine mi sono sempre ritrovata di fronte a una qualche variazione di blu” spiega l’artista.
E sono improvvisazioni sui toni del blu (intensamente musicali così come intensamente pittorica è la musica di Kind of Blue) le opere scaturite dal vissuto e dalle passioni dell’artista:
Dì alla terra immota io scorro, un grande olio del 2024 ispirato da un sonetto di Rainer Maria Rilke;
Preludio (2024), influenzata dalla musica di Aleksandr Skrjabin;
le due opere su carta denominate Tabulae votivae, suggestive invenzioni tridimensionali tratte dal ciclo dedicato dall’artista al mito di Persefone;
Pangaea (2008-2009), dove il nome del protocontinente evocato da una pittura che suggerisce suggestioni di flora preistorica è anche il titolo di un album di Miles Davis;
Occhi ancora rimangono sepolti (2007), citazione da un poema di Danilo Dolci;
e poi, naturalmente, Kind of Blue, l’olio del 2024 che presta il titolo alla mostra e In limine e Senza più peso, realizzati tra il 2002 e il 2003.
Alla Capitolium Art Gallery, fino al 30 aprile, Liliana Malta e la sua Rhapsody in blue.

Occhi ancora rimangono sepolti, 2007
olio su tela, 190 x 220 cm
Immagine di apertura:
Dì alla terra immota io scorro 2
olio su tela, 190×220 cm
LILIANA MALTA
Kind of Blue
a cura di Dorotha Grubba Thiede
Sino al 30 aprile 2025
Capitolium Art Gallery
Via delle Mantellate, 14/B
00165 Roma
Info:
roma@capitoliumart.it
+39 06 84017189:
+39 345 0825223
Orari:
dal lunedi al venerdì
9,00-13,30 /14,30-19,00
Chiuso la domenica e nei giorni festivi
Ingresso libero
Ufficio stampa:
Scarlett Matassi – +39 345 0825223
info@scarlettmatassi.com