
Nel cuore pulsante del distretto culturale di Saadiyat, ad Abu Dhabi, teamLab firma un nuovo tempio di arte immersiva.
Dopo aver incantato il pubblico in Giappone, Arabia Saudita e Cina, il collettivo artistico giapponese firma una nuova tappa del suo percorso: un museo multisensoriale da 17.000 metri quadrati negli Emirati Arabi Uniti. Il suo nome è teamLab Phenomena, ed è molto più di una semplice galleria d’arte: è un “viaggio totale”, un’esperienza in cui tecnologia, natura e percezione umana si fondono in un flusso continuo di stupore e meraviglia.
All’esterno, l’edificio sembra uscito da un sogno futurista: una massa bianca dalle forme organiche e inafferrabili, rivestita da centinaia di pannelli tutti diversi tra loro. “Volevamo che la struttura suscitasse curiosità, che non potesse essere subito etichettata”, racconta Tony Abi Gebrayel, dello studio MZ Architects, che ha firmato l’architettura in collaborazione con teamLab.

Una volta oltrepassata la soglia si entra in una reception completamente buia, un contrasto netto con la luminosità abbagliante dell’esterno. Qui, i sensi si risvegliano. È solo il primo passo in un percorso fatto di 25 installazioni digitali interattive, distribuite tra due zone, una “asciutta” e una “umida”.
Nell’area asciutta, i visitatori camminano su superfici ondulate che ricordano i rilievi naturali. “Le piante dei nostri piedi non sono piatte: muoversi su superfici organiche ci avvicina alla natura”, spiega Shogo Kawata, interior designer del collettivo. Nell’area umida, invece, ci si toglie scarpe e calzini, si rimboccano i pantaloni e si entra letteralmente in acqua, tra opere che si animano al nostro passaggio.
Un esempio? Floating Microcosms, dove gli “Ovoidi” – sculture galleggianti, morbide e luminose – oscillano, cadono e si rialzano, emettendo suoni e colori sempre diversi. Oppure Wind Form, dove la luce simula il vento, e il tuo corpo diventa un ostacolo che ne modifica il flusso visivo.

Toshiyuki Inoko, fondatore di teamLab, racconta la filosofia alla base del progetto: “Vogliamo che le persone sentano di far parte del mondo in modo diverso. Che tocchino, annusino, interagiscano. Che si connettano davvero con sé stesse e con l’ambiente”.
Situato accanto a colossi culturali come il Louvre Abu Dhabi e il futuro Guggenheim, teamLab Phenomena promette di diventare un nuovo punto di riferimento per l’arte contemporanea. Non un museo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Letteralmente.