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Un dipinto di Artemisia Gentileschi guida l’asta di Pandolfini

Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, c. 1652) CLEOPATRA olio su tela, cm 70x75 Stima € 130.000/150.000 Artemisia Gentileschi, Cleopatra, olio su tela, cm 70x75
Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, c. 1652) CLEOPATRA olio su tela, cm 70x75 Stima € 130.000/150.000
Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, c. 1652), CLEOPATRA, olio su tela, cm 70×75. Stima € 130.000/150.000

Pandolfini presenta a Firenze, il 14 maggio, il catalogo di Dipinti Antichi e Dipinti del Secolo XIX, ricco di opere che spaziano dal XVI al XVIII secolo, per lo più inedite e provenienti da prestigiose raccolte private.

Non può che spiccare il suo nome sfogliando il catalogo, tanto è raro e caldo in questi anni. Si tratta di Artemisia Gentileschi, una delle pittrici più celebri del Seicento e dei giorni nostri, diventata simbolo di coraggio ed emancipazione. L’artista è in asta con il dipinto Cleopatra, a sua volta una figura femminile particolarmente apprezzata, dall’artista e dagli appassionati di storia, in quanto una vera e propria eroina dell’antichità classica. La stima per il dipinto è di 130-150 mila euro.

Tra i lotti di maggior rilievo spicca poi una rara Madonna con Bambino di Jacobello del Fiore (stima 25-35 mila euro), così come il trittico ad ante mobili raffigurante la Crocifissione e, a sportelli chiusi, l’Annunciazione, eseguito da un artista fiammingo attivo all’inizio del sedicesimo secolo (stima 20-30 mila euro). Domina il tema religioso anche ne il Martirio di San Biagio del Maestro di Fontanarosa (stima 30-50 mila euro), e di nuovo nel San Giovanni Battista, immerso in un paesaggio fluviale, di Filippo Tarchiani (stima 30-50 mila euro). Un autentico capolavoro che sancisce il ruolo dell’artista nel panorama pittorico del primo Seicento fiorentino.

Il tema diviene triviale, ma la qualità tecnica rimane eccelsa, nei Giocatori di carte in un interno dello Pseudo Salini (stima 30-50 mila euro) e nelle due grandi tele con scene allegoriche di Francesco Corneliani (stima 40-60 mila euro). Avanzando nei secoli, la selezione in vendita incrementa se possibile il suo valore. Molto rappresentato Federico Zandomeneghi, con tre dipinti di grande rilevanza: L’Attente (stima 85-100 mila euro), il bellissimo Buste de femme drapée de velours (stima 60-80 mila euro) e Pivonies blanches (stima 18-25 mila euro.

Sono le tinte italiane a segnare l’Ottocento all’incanto, con la Pinetina di Santa Caterina di Angelo Morbelli (stima 100-120 mila euro) a candidarsi come uno dei top lot della vendita. Come anche la Natura morta con due fagiani (stima 80-100 mila euro) di Giovanni Boldini. E ancora da segnalare il Circo equestre di Beppe Ciardi (stima 60-80 mila euro) e Al refettorio di Gioacchino Toma (stima 12-18 mila euro), oltre a due rare opere di Renato Natali dei primi anni ’20: Maroccone. Riviera livornese (stima 20-30 mila euro) e Via della Coroncina (stima 30-40 mila euro).

Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 -Parigi 1917) L’ATTESA olio su tela, cm 54x44 Firmato in basso a sinistra Stima € 85.000/100.000
Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 -Parigi 1917), L’ATTESA, olio su tela, cm 54×44. Firmato in basso a sinistra. Stima € 85.000/100.000
Angelo Morbelli (Alessandria 1853- Milano 1919) PINETINA A SANTA CATERINA Olio su tela, cm 96.5x97 Firmato in basso a sinistra e datato 1913 Stima € 100.000/120.000
Angelo Morbelli (Alessandria 1853- Milano 1919), PINETINA A SANTA CATERINA, Olio su tela, cm 96.5×97, Firmato in basso a sinistra e datato 1913. Stima € 100.000/120.000
Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 -Parigi 1917) L’ATTESA olio su tela, cm 54x44 Firmato in basso a sinistra Stima € 85.000/100.000
Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 -Parigi 1917), L’ATTESA, olio su tela, cm 54×44, Firmato in basso a sinistra. Stima € 85.000/100.000

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