
Il celebre dipinto The Blue Goats, commissionato dall’imperatore Qianlong della dinastia Qing alla fine degli anni ’50 del Settecento, è stato venduto da Sotheby’s, durante l’Asian Art Week di Hong Kong, per 7,5 milioni di dollari.
Il dipinto a inchiostro su seta, estremamente dettagliato, fu ideato da due famosi artisti di corte. Il pittore gesuita Giuseppe Castiglione, noto anche come Lang Shining (1688-1766), e Jin Tingbiao (morto nel 1767). Questo lo rende un progetto interculturale di importanza storica, che fonde l’estetica e le tecniche pittoriche di Occidente e Oriente. La vivida rappresentazione di Castiglione di una coppia di capre grigio-bluastre, o goral cinesi, contrasta, tanto da integrarsi in modo quasi paradossale, con lo sfondo di un paesaggio montuoso roccioso dipinto con pennellate di inchiostro cinese tradizionale da Jin.
Oltre al valore artistico e culturale, l’opera assume anche una rilevanza storica e sociale, in quando assume una simbologia precisa all’interno dei 60 anni di regno dell’imperatore Qianlong (1736-1795). Nel 1759, infatti, la corte Qing placò la rivolta degli Altishahr Khoja, nel territorio Xinjiang, una regione di religiose musulmana a ovest del Paese. La conquista seguì l’annessione della regione al territorio Qing, diventando una delle “Dieci Grandi Campagne” dell’imperatore.
In onore e ricordo di questa vittoria, Qianlong nel 1760 diede compito al suo ufficiale Yu Minzhong (1713-1779) di aggiungere al dipinto un poema da lui stesso composto, il quale celebrava la conquista del Xinjiang. Così, la sottomissione delle antilopi selvatiche è divenuta una metafora della sua impresa militare. Di tale importanza che dell’opera fu fatta una copia, conservata al National Palace Museum di Taipei. Quella appena aggiudicata proveniva invece da una collezione privata in Sud America, dove era conservata dagli anni ’90.