
Torna alle OGR The Phair, la fiera di piccole dimensioni che favorisce l’approfondimento e il dialogo su fotografia e collezionismo
Da oggi a domenica 11 maggio a Torino c’è The Phair, la fiera dedicata interamente alla fotografia, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Anche quest’anno la fiera è ospitata negli spazi delle OGR.
Per la sesta edizione sono presenti cinquanta gallerie di arte contemporanea e fotografia, tra italiane e internazionali, ed è prevista una nutrita serie di talk ispirati al tema affatto banale del collezionismo in fotografia.
L’immagine della fiera è affidata quest’anno a una fotografia del 1934 di Mario Gabino, dal titolo Giostra Zeppelin in movimento, attualmente conservata presso l’Archivio fotografico Musei Civici. L’immagine testimonia da un lato la collaborazione di The Phair con la Gam di Torino, e quindi con le grandi collezioni e gli archivi istituzionali, ma dall’atro, soprattutto, è stata scelta per rappresentare un dinamismo luminoso, pieno di vita e movimento. Sono queste le caratteristiche che la fiera vorrebbe per sé: essere un punto d’incontro e di scambio attivo su un tema specifico, come la fotografia, su cui si concentra una sempre crescente attenzione da parte di collezionisti e operatori del settore, ma anche del pubblico generale.
The Phair è una fiera piccola, proprio nel senso delle dimensioni. Questo particolare la rende però un appuntamento particolarmente interessante di per sé, proprio nella sua qualità di essere di piccole dimensioni e concentrata sull’unico tema della fotografia. Il numero relativamente ridotto delle gallerie consente infatti una fruizione attenta e approfondita di ciascuno stand, in modo agevole e senza stress, e quindi favorendo la comunicazione e la conoscenza di artisti, galleristi e operatori del settore, e soprattutto delle opere.

Tra le gallerie in fiera si fanno notare gli stand delle torinesi Galleria Franco Noero, con opere di Robert Mapplethorpe, Sam Falls, Martino Gamper e Paulo Nazareth; Tucci Russo con una serie di opere fotografiche dell’artista belga Jan Vercruysse; Simondi, con lavori di Gioberto Noro e Eva Frapiccini; Gagliardi e Domke, con lavori di Giuliana Cunez; e infine Galleria Umberto Benappi, con uno degli stand forse più belli in fiera, interamente dedicato a Paolo Pellegrin. Lo stand di Benappi è costruito in modo da simulare una sorta di invasione da parte di uno stormo di uccelli rapaci, nel quale ci troviamo a passare, varcando la soglia dello stand, proprio come succede agli aerei quando incrociano improvvisamente un volo di uccelli.
Tra le gallerie internazionali meritano un’attenzione particolare, tra gli altri, la berlinese Hannes Kuckei, con le immagini ispirate al mondo della moda e che insieme si pongono come riflessione filosofica sul tempo di Barbara Probst; e Artco e Luisa Catucci, anch’esse con sede a Berlino, con le immagini del sudafricano Zak van Biljon e soprattutto del russo Nikita Teryoshin, che propone un’interessante ricerca sul tema attualissimo del mercato delle armi, con aspetti rivelatori spiazzanti.

Per quanto riguarda i talk previsti, sono da segnalare le presenze di studiosi come Denis Curti, Maria Rosa Sossai e Joan Fontcuberta, autore di importanti studi sul tema del rapporto tra fotografia e verità; collezionisti come Massimo Prelz Oltramonti, Andrea De Carlo e Anna e Giorgio Fasol; curatori internazionali come Marta Weiss del Victoria & Albert Museum di Londra; rappresentanti delle istituzioni come Luigi Cerutti, Segretario Generale della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Sebastian Lux, CEO e curatore della Collezione / Fondazione FC Gundlach e Christian House, giornalista del Financial Times; fotografi come Olivo Barbieri e molti altri ospiti e interlocutori. Il tema del collezionismo in fotografia sarà affrontato in vari appuntamenti, spalmati lungo i tre giorni della fiera, sia dal punto di vista del collezionismo privato, sia corporate, sia istituzionale e anche da quello teorico e di pensiero.
Ma quest’anno The Phair si arricchisce anche di una serie di premi, tra cui il Premio Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT: il Premio in collaborazione con Just The Woman I Am; e le residenze d’artista Mario Cucinella Architects e “Scisti e Vinisti”. A tutto questo si aggiunge una neonata sezione dedicata ai giovani talenti emergenti under 40, curata in collaborazione con l’artista Eva Frapiccini.
In sostanza, The Phair si conferma come appuntamento decisamente interessante, piccolo ma molto curato, che favorisce l’approfondimento e il dialogo.
