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Wannenes, parla Giacomo Cora: “il mercato degli orologi da tasca e pendoleria si sta risvegliando”

ECCEZIONALE PENDOLA A MOBILE A MARQUETERIE CON OROLOGIO REGOLATORE CON SECONDI CENTRO, ITALIA, PIEMONTE, PROBABILMENTE TORINO 1770 CIRCA ECCEZIONALE PENDOLA A MOBILE A MARQUETERIE CON OROLOGIO REGOLATORE CON SECONDI CENTRO, ITALIA, PIEMONTE, PROBABILMENTE TORINO 1770 CIRCA
ECCEZIONALE PENDOLA A MOBILE A MARQUETERIE CON OROLOGIO REGOLATORE CON SECONDI CENTRO, ITALIA, PIEMONTE, PROBABILMENTE TORINO 1770 CIRCA
ECCEZIONALE PENDOLA A MOBILE A MARQUETERIE CON OROLOGIO REGOLATORE CON SECONDI CENTRO, ITALIA, PIEMONTE, PROBABILMENTE TORINO 1770 CIRCA

Non si è ancora, giustamente, esaurita la coda lunga di entusiasmo che ha seguito l’asta di Orologi da Tasca e Pendoleria che Wannenes ha venduto il 7 e 8 maggio, ma il cui esito altisonante riecheggia ancora oggi tra appassionati e addetti ai lavori. 442 lotti venduti con una percentuale per valore del 327,40% e un guadagno complessivo di 565 mila euro.

Scenario vincente in cui ha spiccato la Pendola a Mobile a Marqueterie con Orologio Regolatore con secondi, realizzata nel 1770 probabilmente a Torino e già passato per la collezione dell’antiquario torinese Pietro Accorsi. Stimato 10-15 mila euro, l’oggetto è stato battuto a 12,5 mila euro. Ma soprattutto il rarissimo Cartier Cronometro e Ore Del Mondo (Francia, 1930 circa), in oro giallo 18 k, passato da una stima di 5-7 mila euro all’aggiudicazione di 21,4 mila euro, un record mondiale per il modello.

Due aggiudicazioni simbolo che confermano la continua crescita di Wannenes in un comparto di vendita ormai pienamente inserito nel contesto artistico, di cui sta diventano un perno fondamentale. Un aspetto che ha approfondito con noi Giacomo Cora, esperto di dipartimento Orologi da tasca e pendoleria.

Vi aspettavate un successo simile? Il comparto non solo è in salute, ma continua a sorprendere.

Un ottimo risultato come quello realizzato da quest’asta è sempre una grande soddisfazione e, in questo caso, posso affermare che me lo aspettavo, questa è la quarta asta monotematica che tengo e i collezionisti di tutto il mondo stanno iniziando a considerare me e il mio dipartimento in casa Wannenes un punto di riferimento per l’orologeria, soprattutto quella antica.

I risultati sono stati graduali ma ormai sono evidenti, ho iniziato timidamente a trattare questo settore, che da molti anni risultava essere fermo, immobile e quindi difficile all’approccio. Ma i collezionisti si stanno risvegliando, ampliando le loro collezioni, nuove figure interessate al settore stanno nascendo. Alcuni nel corso degli ultimi tempi si stanno specializzando in nicchie ancor più mirate, c’è chi cerca solo orologi da tasca con smalti per il mercato cinese, altri mirano ad esemplari di alta manifattura in condizioni eccellenti con corredi o anche a pezzi estremamente rari, altri ancora preferiscono la raffinata pendoleria italiana. 

Come cavalcare questo entusiasmo nelle aste future?

L’asta di maggio si è conclusa da pochi giorni ma la preparazione per la prossima è già in atto, al momento ho chiuso l’affidamento di alcune importanti collezioni e altre sono in corso. Dopo questo grande successo sono stato contattato per visionare due importanti collezioni. Sono convinto che le aste di questo dipartimento saranno un appuntamento costante nel tempo e per questo il mio obiettivo è realizzare due incanti all’anno.

Ci sono modelli o marche che rappresentano una garanzia?

Come si è potuto notare dalle aggiudicazioni di quest’asta Cartier, Patek Philippe, Vacheron Constantin e Breguet sono punti fermi dell’orologeria e i collezionisti dimostrano un sempre maggiore interesse per queste marche. Capita spesso che, nello svolgere le ricerche storiche sui pezzi che mi vengono affidati, io riesca a scoprire qualche dettaglio rilevate, ad esempio il Breguet andato in asta, aveva una storia importantissima da raccontare che purtroppo si era persa nel tempo, riuscendo a ricostruirla il pregio dell’esemplare agli occhi dei collezionisti è aumentato. Alcuni orologi hanno valore perché sono pezzi unici, altri perché sono vere e proprie opere d’arte. Un settore in crescita è l’orologeria del XVII-XVIII secolo, i collezionisti si stanno appassionando sempre più e in molti stanno riscoprendo la Storia con gli orologi. Ogni pezzo ha una particolarità legata al periodo storico in cui è stato costruito ed è proprio per questo che, se si sa “leggere”, ogni orologio racconta una storia, che a volte può diventare la propria.

Crede che il settore continuerà ad espandersi?

Certamente sì. I collezionisti stanno aumentando e l’incremento delle richieste porta a maggiori affidi, senza contare che molti dei nostri clienti si sono ormai fidelizzati. Credo che il settore aumenterà soprattutto per l’orologeria da tasca e le piccole pendole con complicazioni o prodotte da bronzisti noti ed importanti.

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