
Era uno dei lotti più attesi dell’intero calendario d’aste italiano e non ha deluso. Anzi, ha fatto anche meglio della già elevata stima. Nature Morte (Contraste de formes) di Fernand Léger è stata aggiudicata per 2,15 milioni di euro da Bolaffi nel corso dell’asta di arte moderna e contemporanea, a Torino.
Erano sessant’anni che non passava sul mercato, e il suo ritorno all’incanto è stata una magia. Il 13 maggio, a Torino, da Bolaffi, Nature Morte (Contraste de formes) di Fernand Léger ha superato la stima (800 mila-1,2 milioni di euro) fino sostanzialmente a doppiarla. 2,15 milioni di euro il risultato finale, arrivato dopo che quattro offerenti al telefono hanno dato vita a un’intensa battaglia di rilanci.
Realizzata tra il 1913 e il 1914, l’opera è appartenuta alle famose collezioni milanesi Frua e Jucker. Furono questi ultimi nel 1962 a proporla in vendita, per l’ultima volta, attraverso la casa d’aste Brera (oggi non più attiva). In generale, per soggetto e componente cromatica, spesso assente in questo tipo di opere, il dipinto era uno dei pochi del suo genere rimasto sul mercato. Altri esempi simili sono infatti conservati nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo. Tra cui, solo per citarne alcuni, il Guggenheim e il Moma a New York, la National Gallery a Washington, il Centre Pompidou a Parigi, la Tate Modern a Londra e il Thyssen-Bornemisza a Madrid.
A livello più prettamente artistico, il dipinto è emblematico del biennio in cui Léger mise a punto la sua personale e distintiva interpretazione del Cubismo. Si tratta infatti di un elemento fondamentale di una serie rivoluzionaria come Contrasti di forme, cruciale per lo sviluppo del Cubismo e la nascita dell’arte astratta. In Nature Morte (Contraste de formes) l’artista, attraverso la giustapposizione di forme geometriche elementari, come cilindri e blocchi, e colori primari, esaspera la visione cubista spingendola verso l’astrazione pura, così da rappresentare la frenesia della vita moderna.