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Ospitalità, comunità e appartenenza. Il Qatar debutta alla Biennale Architettura 2025

Il Padiglione del Qatar alla Biennale Architettura 2025 (foto Giuseppe Miotto - Marco Cappelletti Studio) Il Padiglione del Qatar alla Biennale Architettura 2025 (foto Giuseppe Miotto - Marco Cappelletti Studio)
Il Padiglione del Qatar alla Biennale Architettura 2025 (foto Giuseppe Miotto - Marco Cappelletti Studio)
Il Padiglione del Qatar alla Biennale Architettura 2025 (foto Giuseppe Miotto – Marco Cappelletti Studio)
Il progetto del Qatar si articola in due sedi: il nuovo padiglione ai Giardini della Biennale e un’ampia esposizione presso Palazzo Franchetti

Si tratta della prima partecipazione ufficiale del Paese del Golfo Persico alla Biennale Architettura, a testimonianza di un crescente impegno nel promuovere il dialogo culturale attraverso l’architettura. Beyti Beytak. My Home is Your Home è il titolo scelto per il Padiglione del Qatar, promosso da Qatar Museums e organizzato dal futuro Art Mill Museum. Il progetto si articola in due sedi: un’installazione immersiva ai Giardini della Biennale e un’ampia esposizione presso ACP-Palazzo Franchetti.

Beyti Beytak esplora il concetto di ospitalità come forma architettonica e sociale nelle regioni MENASA (Medio Oriente, Nord Africa e Asia Meridionale), indagando come gli spazi costruiti rispondano ai bisogni delle comunità e rafforzino il senso di appartenenza. Tra i protagonisti, l’installazione della celebre architetta Yasmeen Lari, che porta ai Giardini una struttura in bambù ispirata ai suoi progetti umanitari in Pakistan. Il Community Centre si trasforma così in uno spazio vivo di scambio, accoglienza e programmazione culturale, dove viene celebrata l’ospitalità qatarina attraverso gesti simbolici come l’offerta di caffè e datteri.

 

Il Padiglione del Qatar alla Biennale Architettura 2025 (foto Giuseppe Miotto - Marco Cappelletti Studio)
Il Padiglione del Qatar alla Biennale Architettura 2025 (foto Giuseppe Miotto – Marco Cappelletti Studio)

La mostra presso ACP-Palazzo Franchetti riunisce i lavori di oltre 30 architetti e architette provenienti da diverse generazioni e contesti culturali, molti dei quali espongono per la prima volta a Venezia. Progetti, modelli, fotografie e materiali d’archivio compongono un percorso che attraversa oasi, moschee, musei, giardini e centri comunitari, con un focus particolare sull’evoluzione urbana di Doha.

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