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Sotheby’s, da Manzoni a Fontana, gli highlights della grande asta di Milano

Piero Manzoni, Achrome, stima €400 000 - 600 000 Piero Manzoni, Achrome, stima €400 000 - 600 000
Piero Manzoni, Achrome, stima €400 000 - 600 000
Piero Manzoni, Achrome, stima €400 000 – 600 000
Nomi iconici e tre prestigiose collezioni italiane alimentano il catalogo dell’asta serale di Arte Moderna e Contemporanea che Sotheby’s terrà a Milano il 28 maggio. In evidenza, sei lavori di Lucio Fontana e capolavori di Boetti, Manzoni, Warhol e de Chirico.

A maggio, le aste non parlano solo americano. Dopo l’incanto di arte contemporanea del 15 maggio a New York, dove Sotheby’s ha totalizzato 186,1 milioni di dollari con il 96% di lotti venduti, i riflettori si spostano sull’Europa. Tocca a Milano riaffermare il proprio ruolo nel panorama internazionale con un appuntamento di rilievo: l’asta serale di Arte Moderna e Contemporanea, in calendario il 28 maggio a Palazzo Serbelloni. L’appuntamento, tra i più attesi del calendario italiano, propone un catalogo ricco e articolato con circa 93 lotti, oltre 80 dei quali al debutto assoluto in asta.

In perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, la selezione milanese racconta l’eccezionale vivacità del collezionismo e della produzione artistica del XX secolo sia italiana che internazionale. Un elemento distintivo dell’asta è la provenienza delle opere: tre prestigiose collezioni private italiane alimentano la selezione, ciascuna con un’identità forte e uno sguardo attento alle avanguardie del Novecento. Una raccolta celebra l’internazionalismo e la Pop Art, come dimostra la presenza di Andy Warhol con Diamond Dust Shoes (1980), valutato 70-80 mila euro, e di Tom Wesselmann con Smoker Study (1973, stima 100-150 mila euro). Le altre due esplorano invece la ricchezza dell’arte italiana, dal linguaggio concettuale di Boetti al cromatismo audace di Carla Accardi.

Tra i protagonisti indiscussi della serata spicca Concetto Spaziale, Attese (1968) di Lucio Fontana, stimato tra 1,6 e 1,8 milioni di euro – la più alta valutazione posta su un’opera dell’artista, in Italia, dal 2016. La tela bianca, percorsa da una serie di tagli netti, sintetizza la filosofia spazialista di Fontana, che esplora il rapporto tra luce, tempo e materia. Altre cinque opere del maestro completano la proposta, tra cui una rara tela rosa con quattro fori (1962) e un Concetto Spaziale nero con pietre.

Ad accendere ulteriormente gli animi dei collezionisti la tela Achrome di Piero Manzoni (1958–59). Stimata 400-600 mila euro, l’opera rappresenta un atto di liberazione dall’arte intesa come rappresentazione. Le grinzature centrali, ottenute con caolino, incarnano la visione di Manzoni di una pittura autonoma, senza colore né significato, in anticipo su Arte Povera e Minimalismo. Di tono diverso, ma altrettanto incisivo, è Tempio in una stanza (1927) di Giorgio de Chirico, opera visionaria e onirica stimata tra 350-450 mila euro. Dopo il record realizzato nel novembre scorso con Mobili in una valle (battuto a 1,9 milioni di eruo), Sotheby’s rilancia l’interesse per il padre della Metafisica con un’opera che fonde memoria classica e inquietudine moderna.

In catalogo spicca poi Per la Spagna n.14 (1962) di Emilio Vedova, stimato 250-350 mila euro. È un’opera intensamente emotiva, nata dal coinvolgimento civile dell’artista negli anni della dittatura franchista. Carica di pathos e tensione, restituisce la forza gestuale e la coscienza politica che definiscono la pittura di Vedova.

Di tutt’altro registro, ma altrettanto espressivo, è Schönes Porträt 4 (1987–88) di Georg Baselitz, valutato 200–300 mila euro. Parte della celebre serie 6 Schöne, 4 Hässliche Porträts, questo volto ribaltato, materico e inquieto, è una potente testimonianza del linguaggio crudo e viscerale del Neo-Espressionismo tedesco.

Alighiero Boetti è presente con Autonomo Anonimo (1975), un disegno a penna stimato 180-250 mila euro. Opera concettualmente densa, che mette in discussione l’idea stessa di autorialità. Frutto di un processo collettivo, incarna la visione relazionale e linguistica che è cifra distintiva della poetica boettiana. Più lirica e sperimentale è invece Bianco Grigio Argento (1966) di Carla Accardi, proposta a 80–120 mila euro. Realizzata con fogli di sicofoil, materiale plastico trasparente, quest’opera rappresenta un raro esempio della ricerca di Accardi sulla luce e sulla smaterializzazione del supporto pittorico, anticipando pratiche concettuali e femminili della seconda metà del Novecento.

Infine segnaliamo Buste (Last Night I Had a Dream) (1968) di Niki de Saint Phalle, una piccola scultura dal valore stimato tra 18-25 mila euro. Con la sua forma voluttuosa e il suo spirito ironico, racchiude tutta la forza femminile e ribelle delle celebri Nanas, rendendo omaggio a un’estetica gioiosa e provocatoria.

Con questa asta, Milano si conferma snodo cruciale per il contemporaneo come sottolinea Lorenzo Rebecchini, Managing Director di Sotheby’s Italia, «Celebriamo così l’apertura e il ruolo centrale del mercato italiano nel contesto globale».

Lucio Fontana, Concetto Spaziale [pietre], stima €400 000 - 600 000
Lucio Fontana, Concetto Spaziale [pietre], stima €400 000 – 600 000
Carla Accardi, Bianco Grigio Argento, stima €80 000 - 120 000
Carla Accardi, Bianco Grigio Argento, stima €80 000 – 120 000

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