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Dorotheum, è record per l’arte moderna grazie a Schiele e Chagall

Fotopump
Egon Schiele, Nudo femminile, appoggiato su un braccio. Venduto a 565 mila euro

Il 20 maggio 2025, a Vienna, Dorotheum ha concluso la migliore vendita della sua storia dedicata all’arte moderna.

Merito delle grandi aggiudicazioni, spesso in rialzo sulle stime, che hanno generato un risultato senza precedenti per la casa d’asta austriaca. A partire da uno dei lotti più attesi della tornata. Parliamo di Egon Schiele e del suo Nudo femminile, appoggiato su un braccio. Una gouache con acquerello e matita del 1912 che raffigura probabilmente la compagna di lunga data dell‘artista, Wally Neuzil. Stimato 400-600 mila euro, l’opera è stata battuta per 565 mila euro.

Ottima aggiudicazione anche per Marc Chagall e il suo Le retour au village, dipinto che presenta tutti gli attributi più amati del pittore: la coppia di amanti, un bouquet di fiori e la luna. Elementi topici che hanno portato l’opera, dalla stima di 200-300 mila euro, a una vendita per 455 mila euro. La Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico, stimata 250-350 mila euro, impalpabile ma ammaliante come tutti i misteri, ha sedotto i bidder che si sono spinti fino a 520 mila euro pur di averla.

Di notevole valutazione anche Garten in Döbling (stima 100-180 mila euro) di Carl Moll, un tempo appartenuto al medico Julius Tandler, importante riformatore sociale della Vienna Rossa nel periodo tra le due guerre. Notevole anche la sua aggiudicazione per 536,75 mila euro, che ha superato le aspettative. Come sono state superate, idealmente, le vette innevate di Alfos Walde, con il dipinto Rast, stima 70-130 mila euro, passato di mano per 494 mila euro. Vertice da dove Dorotheum può guardare la strada fatta in questi anni, e godersi il suo successo.

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