
Un uomo coinvolto nel clamoroso furto del gabinetto d’oro da 18 carati dell’artista italiano Maurizio Cattelan, trafugato nel 2019 dal sontuoso Blenheim Palace, è stato condannato con pena sospesa dal tribunale di Oxford.
Frederick Doe, 37 anni, alias Frederick Sines, residente a Windsor, è stato giudicato colpevole a marzo per cospirazione nel trasferimento di beni criminali. Il suo ruolo? Quello del “mediatore d’oro”, l’uomo che avrebbe tentato di piazzare sul mercato circa 10 kg del prezioso bottino.
Il giudice ha inflitto a Doe 21 mesi di carcere, con la pena sospesa per due anni, e 240 ore di lavoro non retribuito. All’uscita dal tribunale, Doe ha dichiarato: “La mia buona fede è stata tradita. Sono finito in qualcosa di più grande di me. Ora voglio solo tornare a casa dalla mia famiglia. Non sono un criminale.”
Il colpo è stato tanto audace quanto surreale. Il water d’oro massiccio, dal titolo America (2016), era parte di una mostra di Cattelan in corso nella storica residenza britannica. Il 14 settembre 2019, una banda di cinque uomini ha messo a segno il furto, portando via il sanitario da 4,8 milioni di sterline.
Durante le indagini, sono emersi altri nomi: Michael Jones, 39 anni, è stato riconosciuto colpevole di furto con scasso dopo un processo di tre settimane. James Sheen, 40 anni, ha ammesso il proprio coinvolgimento, dichiarandosi colpevole non solo del furto, ma anche del trasferimento e della cospirazione per vendere l’oro rubato.
Il dettaglio che ha incastrato Sheen? Il suo DNA, rinvenuto sia su un martello abbandonato sulla scena del crimine, sia nel camion Isuzu usato per la fuga.
E proprio a Sheen, Doe aveva inviato un messaggio audio inequivocabile, riportato dalla BBC: “Posso vendere quella macchina [codice per l’oro] in due secondi.”
I due avevano anche tentato di organizzare un incontro con un commerciante d’oro di Hatton Garden, la mecca londinese dei gioiellieri. Ma l’affare non è andato a buon fine. Nonostante ciò, Sheen è riuscito a vendere 20 chili d’oro, circa un quinto dell’intero WC, a un acquirente anonimo di Birmingham per 520.000 sterline.
Un caso a metà tra arte e crimine, che ha lasciato il mondo a bocca aperta. E mentre il gabinetto resta ufficialmente scomparso, resta anche una domanda: dov’è finito il resto dell’oro?













