
Tre giorni, oltre cinquecento lotti, una selezione trasversale che attraversa il Novecento e apre finestre sul contemporaneo. Dal 27 al 29 maggio 2025, Il Ponte propone a Milano l’asta di arte moderna e contemporanea, strutturandola come un vero percorso curatoriale, costruito intorno a nuclei d’opere di notevole provenienza e qualità museale.
Il primo Novecento italiano apre il catalogo con un nucleo di opere di Cagnaccio di San Pietro, tra cui spicca lo Studio per nudo (Dopo l’orgia) del 1928, bozzetto su carta dalla raffinata tensione plastica. L’attenzione collezionistica si concentra poi sulla Collezione Molino, da cui proviene una rara serie di oggetti futuristi di Giacomo Balla, come il Segnaposto, il Vaso-porta candela, la Scatola rettangolare futurista, Due piani di tavolino. Dal Secondo Futurismo proviene invece la scultura in alluminio di RAM – Ruggero Alfredo Michahelles, intitolata 4 H.P. X 1931 (Quadriga) e valutata 50-70 mila euro.
Seguono grandi firme della modernità italiana: da Carlo Carrà con Capanni e vela sulla riva (stima 20-30 mila euro) a Giorgio de Chirico con una Piazza d’Italia del 1953 (stima 150-250 mila euro), passando per Morandi, Casorati, Campigli. Particolare l’opera Gerusalemme di Achille Funi (stima 8-12 mila euro), cartone preparatorio per gli affreschi del Palazzo Comunale di Ferrara. Un’intera sezione celebra poi l’opera visionaria di Alberto Martini, pioniere del simbolismo e precursore del surrealismo, con disegni, chine e oli di forte intensità.
Di prima fascia la selezione dedicata all’informale, con le opere di alcuni dei protagonisti assoluti del dopoguerra. Emilio Vedova con Presenze (stima 80-120 mila euro), Marca-Relli con X-L-1-80 (stima 40-60 mila euro); così come quella incentrata sull’arte cinetica e astratta, dove scorgiamo Mercuriale di Grazia Varisco (stima 7-9 mila), Azzurroverde di Carla Accardi (stima 80-120 mila euro) e Schriftzug=Atemzug di Irma Blank (stima 30-50 mila euro).
A contendersi lo scettro di top lot della vendita sono The Re-evolvers di Roberto Matta (stima 140-180 mila euro) e il Crocifisso in terracotta smaltata di Lucio Fontana (stima 130-160 mila euro), opere già note ai musei e alle principali esposizioni internazionali. Tra le opere su carta più attese si segnalano Blühende Kakteen di Emil Nolde (stima 30-50 mila euro), Ritratto del pittore Donato Frisia di Modigliani e una china di Man Ray, La Tahitienne (1938). Lavori che introducono alla sessione dedicata a Grafiche e Multipli d’artista, composta da oltre 150 lotti pensati per un collezionismo giovane e attento alla varietà tecnica, con stime più accessibili.
Dunque la vendita pare in generale costruita per dialogare con più generazioni di collezionisti, con opere che coprono un secolo e mezzo di visione, ricerca e mercato dell’arte. Una tre giorni tra storia, estetica e investimento.


