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Farsetti. L’attesa di Carrà scandisce l’avvicinamento all’asta di moderno e contemporaneo

Carlo Carrà, L'Attesa, 1926
Carlo Carrà, L’Attesa, 1926
Farsetti articola in due sessioni l’asta di contemporanea e moderna, in programma a Prato il 30 e 31 maggio 2025. In catalogo una selezione di opere di alto profilo che ripercorrono un secolo di pittura e scultura, attraverso firme italiane e internazionali tra le più riconosciute del mercato.

Tra i lotti di arte moderna spicca L’attesa (stima 400-500 mila euro) di Carlo Carrà, un olio su tela del 1926, già esposto nel 1930 alla Galleria Bardi, e considerato dalla critica una delle espressioni meglio riuscite del suo periodo post metafisico. Sintesi compiuta delle sue precedenti esperienze — dal futurismo fino al classicismo novecentista — il dipinto è stato definito “una sorta di manifesto del Novecento italiano”, capace di condensare la poetica figurativa del realismo magico con un impianto formale solido e meditativo.

A dieci anni dopo risale il Paesaggio (stima 300-380 mila euro) di Giorgio Morandi (1940-41), proveniente dalla collezione privata di Ardengo Soffici. Il dipinto raffigura la campagna di Grizzana con una pennellata rapida e misurata, giocata sulle modulazioni degli ocra e dei verdi, secondo la tipica sintesi visiva di Morandi. Soffici fu figura centrale del primo Novecento, ponte tra la cultura francese e italiana, e la presenza in asta di due opere dalla sua collezione – l’altra è Lotta di guerrieri antichi (stima 100-140 mila euro) di Giorgio de Chirico – testimonia la qualità delle relazioni e del gusto del letterato toscano. La tempera di de Chirico, parte della celebre serie dei Gladiatori, reinterpreta i bassorilievi classici in chiave onirica: i soldati sembrano, più che combattere, recitare una scena, inseriti in uno spazio metafisico denso di rimandi colti e citazioni antiche.

Tancredi, Senza titolo, 1955

Passando alla contemporaneità, tra i lotti più attesi figura una rara e imponente opera di Tancredi, Senza titolo (stima 300-400 mila euro), tecnica mista su faesite. Proveniente dalla Galleria Schettini, il dipinto rappresenta uno dei vertici della pittura informale italiana degli anni Cinquanta. L’artista elabora qui una grammatica del segno e del colore essenziale e dinamica, fondata su un impianto vorticoso e centrale che richiama la lezione americana dell’Action Painting. I toni dominanti — rossi, bianchi, neri — costruiscono una superficie carica di tensione espressiva e rigore strutturale.

Ugualmente iconica è l’ErmEstetica Borghese (2002) di Luigi Ontani, stima 70-100 mila euro, una scultura in ceramica policroma e oro zecchino realizzata in collaborazione con la Bottega Gatti di Faenza. L’opera riprende la forma dell’erma classica, ma la trasfigura secondo la poetica visionaria e colta dell’artista, in un gioco di rimandi mitologici, allusioni erotiche e riferimenti all’arte neoclassica, in particolare alla figura di Paolina Borghese. L’opera si inserisce nel ciclo delle “erme estetiche”, tra le più celebrate della sua produzione plastica.

Giorgio Morandi (Bologna, 1890 - 1964) Paesaggio, 1940-41
Giorgio Morandi, Paesaggio, 1940-41

Chiudono il gruppo dei top lot due lavori di maestri dell’astrazione europea: T1969-H23 (stima 60-80 mila euro), vinilico su tela di Hans Hartung, e Torony-N (stima 55-75 mila euro) di Victor Vasarely, acrilico su tavola del 1970. Entrambe le opere sono rappresentative del rigore visivo e dell’interesse per la percezione ottica che ha animato la ricerca pittorica tra gli anni Sessanta e Settanta, con esiti oggi sempre più apprezzati dal collezionismo internazionale. L’incanto si configura così come un appuntamento di rilievo nel calendario del mercato italiano, capace di coniugare profondità storica, prestigio delle provenienze e un’offerta curata che riflette la continua evoluzione del gusto collezionistico.

Casa d’Aste Farsettiarte

Arte Contemporanea
Venerdì 30 maggio
Catalogo completo

Arte Moderna
Sabato 31 maggio
Catalogo completo

Luigi Ontani, ErmEstetica Borghese, 2002

 

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