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Tagliente, visionario, indimenticabile. Ascona celebra Félix Vallotton

Félix Vallotton, Bords du Léman (Sulla riva del lago di Ginevra), 1892 ca, olio su tela, 37 x 46 cm. Collezione privata, Svizzera. Foto: Peter Schälchli
Luce, silenzio e inquietudine: il Museo Castello San Materno celebra il centenario di un artista che ha saputo guardare oltre le apparenze.

Il 2025 segna cento anni dalla scomparsa di Félix Vallotton, e Ascona gli dedica un omaggio potente, sensibile, visivamente indimenticabile. Con la mostra “Félix Vallotton – Un monumento alla bellezza”, il Museo Castello San Materno – Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten accoglie 55 opere tra dipinti, disegni e cicli grafici, in una delle rassegne più suggestive dell’anno.

Inaugurata l’11 maggio e visitabile fino al 7 settembre, l’esposizione si inserisce nel programma nazionale 2025│Année Vallotton, che vede coinvolti anche il Musée Jenisch di Vevey, il Kunst Museum Winterthur e il Musée cantonal des Beaux-Arts di Losanna. Un circuito di mostre che ridisegna il profilo di un artista visionario, svizzero di nascita, parigino d’adozione, e sempre in controtendenza.

Félix Vallotton, Femme aux Coussins (Figura femminile sdraiata su cuscini) 1897. Olio su cartone 23 x 41 cm.
Collezione privata, Svizzera. Foto: Peter Schälchli

La curatela di Harald Fiebig guida i visitatori attraverso i molteplici volti di Vallotton: ritrattista tagliente, paesaggista essenziale, cronista visivo della società borghese, autore di xilografie che ancora oggi pungono la coscienza. Le opere in mostra – molte provenienti da una collezione privata svizzera raramente esposta – restituiscono il rigore formale e l’occhio analitico di un artista che ha fatto della bellezza un affare serio, quasi scientifico.

Il percorso espositivo racconta i diversi cicli della sua carriera: gli esordi ritrattistici degli anni Ottanta dell’Ottocento, l’ingresso nel gruppo dei Nabis e la sua visione sintetica della realtà, la maturità paesaggistica alimentata dai viaggi in Italia e in Europa, e infine il ritorno, quasi ossessivo, alla grafica in bianco e nero.

“Félix Vallotton. Un monumento alla bellezza”. Ascona, Museo Castello San Materno; installation view

Proprio qui, nella sua opera xilografica, Vallotton ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte: dai taglienti interni domestici delle Intimités alla cruda rappresentazione degli orrori della guerra in C’est la guerre, passando per la serie urbana Paris intense e le montagne filtrate attraverso l’estetica giapponese. Il nero non è mai solo ombra, ma voce, tensione, dramma.

La proposta ad Ascona non è una semplice retrospettiva: è un’immersione totale nella mente di un artista che ha raccontato la vita senza abbellimenti. Vallotton non lusinga, non consola: osserva, incide, interroga. E ci obbliga a fare lo stesso.

Informazioni utili

Félix Vallotton – Un monumento alla bellezza
Ascona, Museo Castello san Materno
11 maggio – 7 settembre 2025

Orari
da giovedì a sabato, 10.00 — 12.00; 14.00 — 17.00
domenica e festivi, 14.00 — 16.00

Ingresso
intero: 7 Franchi svizzeri
ridotto: 5 Franchi svizzeri

Informazioni
T. +41 91 7598160/40 E. museosanmaterno@ascona.ch
www.museoascona.ch

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