
La Modern and Contemporary Art Sale che Sotheby’s ha tenuto a Milano il 28 maggio ha riservato un grande risultato d’asta per Antonio Donghi.
Risultato eccezionale per Antonio Donghi. Il pittore, vicino al movimento del realismo magico e che si distingue per la precisione formale, l’uso di colori limpidi e una composizione equilibrata, spesso ispirata all’arte rinascimentale e alla pittura metafisica, è stato tra i protagonisti assoluti della vendita di Sotheby’s.
Madre e figlia, proposto con una stima di 80-120 mila euro è stato venduto a 419,1 mila euro. Sostanzialmente raddoppiato il record precedente, fermo ai 212,5 mila euro di Abito azzurro, venduto nel 2018 da Cambi.
Come leggiamo nel catalogo della maison, “La pittura di Antonio Donghi è caratterizzata da ordine e precisione. Le sue immagini chiare e pulite si sedimentano nella memoria, suggeriscono percorsi visivi, provocando improvvisi e fulminanti déjà-vu. Con uno stile inconfondibile, sospeso tra arcaismo e modernità, l’artista costruisce una visione del mondo quotidiano dove la semplicità compositiva diventa forma di profondità psicologica. Madre e figlia, si inscrive pienamente in questo orizzonte poetico. Nella scena, la relazione tra le due figure emerge senza narrazione, solo attraverso lo spazio, i gesti e la luce, riflettendo un senso di quiete assoluta, che traduce il legame affettivo in una presenza solenne, senza tempo e capace di evocare una memoria universale“.
“Ho guardato i grandi del passato senza esagerare, ossia senza prendere da essi motivi di composizione e atteggiamenti – diceva Donghi di sé – Ho scelto di dipingere tutto ciò che dell’umanità più mi ha colpito per un senso di semplicità nella composizione e nel colore. Nell’esecuzione ho voluto sempre finire, anche con scrupolosità, sperando che l’osservatore potesse leggere con chiarezza quello che io ho visto e sentito”.