
Un divertimento, una provocazione. Poniamo domande di tema artistico all’applicazione AI ChatGPT: le risposte sono sorprendenti
Quante volte avete pensato di farlo, e poi avete rinunciato? Perché non avete voglia, non avete tempo, o perché siete nauseati da questa realtà sempre più relativizzata. Ma forse la vera ragione è che siete convinti che i risultati saranno banali, scontati, sostanzialmente inutili. E lo pensavamo anche noi, finché non ci abbiamo provato. Abbiamo provato a porre delle domande su temi artistici a ChatGPT, l’applicazione di intelligenza artificiale specializzata nella conversazione e nella generazione di testi. E le risposte ci hanno sorpresi, se non smentiti.
In realtà, le risposte saranno banali se la domanda posta sarà banale. Ergo, ponendo interrogativi precisi, più possibile profondi e circostanziati, si otterranno risposte dettagliate e sorprendentemente circostanziate e imprevedibili. Ci abbiamo provato, quasi per gioco, e i risultati ci hanno convinti ad andare avanti, e ad iniziare questa “rubrica”.
Uno spazio di svago, evidentemente, ma capace di innescare riflessioni e magari dibattiti scaturiti da una fonte quanto mai “terza”. Dunque, la prima domanda che abbiamo posto a ChatGPT è la seguente: “Tenendo presente il prestigio internazionale e l’impatto del pensiero, quali sono a tuo parere i critici d’arte viventi più influenti al mondo?”.
1. Hal Foster
Nazionalità: Statunitense
Ruolo: Professore a Princeton, teorico e critico d’arte.
Perché è importante: Ha ridefinito la critica postmoderna. Il suo libro “The Return of the Real” è una pietra miliare.
Influenza: Forte nelle accademie e tra gli artisti concettuali.
2. Rosalind Krauss
Nazionalità: Statunitense
Ruolo: Cofondatrice della rivista October.
Perché è importante: Ha rinnovato la lettura della modernità con un approccio semiotico e psicanalitico.
Influenza: Profonda nella teoria critica e negli studi accademici.
3. Hans Ulrich Obrist
Nazionalità: Svizzero
Ruolo: Direttore artistico della Serpentine Galleries di Londra.
Perché è importante: Più curatore che critico in senso stretto, ma il suo impatto discorsivo è enorme. Famoso per le sue interviste agli artisti e per promuovere nuove forme di esposizione.
Influenza: Estremamente attivo a livello globale.

4. Jerry Saltz
Nazionalità: Statunitense
Ruolo: Critico d’arte per New York Magazine.
Perché è importante: Premio Pulitzer, voce accessibile ma acuta della critica d’arte contemporanea.
Influenza: Enorme anche sui social media, ha reso la critica più popolare.
5. Claire Bishop
Nazionalità: Britannica
Ruolo: Professoressa al CUNY Graduate Center, New York.
Perché è importante: Autrice di Artificial Hells, riferimento per la critica sull’arte partecipativa e relazionale.
Influenza: Accademica e curatoriale.
6. Boris Groys
Nazionalità: Tedesco-russo
Ruolo: Filosofo e teorico.
Perché è importante: Ha elaborato teorie sull’arte post-sovietica e sulla produzione estetica nel postmodernismo.
Influenza: Forte tra artisti concettuali e teorici.

7. Nicolas Bourriaud
Nazionalità: Francese
Ruolo: Curatore e teorico.
Perché è importante: Ha formulato il concetto di “estetica relazionale” (Relational Aesthetics).
Influenza: Molto discusso, ha influenzato gli anni 2000.
8. Timothy Morton
Nazionalità: Britannico
Ruolo: Filosofo, legato all’Object-Oriented Ontology.
Perché è importante: Punto di riferimento teorico per l’arte ecologica e post-umana.
Influenza: Teorica, crescente in campo artistico.

Menzioni Speciali / Figure ibride
Okwui Enwezor (deceduto nel 2019) – ancora oggi molto citato per il suo impatto globale sulla decolonizzazione del pensiero curatoriale.
Adam Szymczyk – ex direttore di documenta 14, influente come curatore e pensatore.
Carolyn Christov-Bakargiev – curatrice e direttrice del Castello di Rivoli, con un profilo teorico forte.
Ekow Eshun – curatore e scrittore, punto di riferimento per l’arte africana contemporanea.
Legacy Russell – teorica del Glitch Feminism e direttrice di The Kitchen a New York.