
Dal 7 al 22 giugno 2025, Meeting Art presenta a Vercelli l’asta di arte moderna e contemporanea. Tra opere storicizzate e slanci neoavanguardisti, la selezione si distingue per l’alta qualità curatoriale e il rilievo delle firme proposte.
Uno dei lotti di punta è Cinque per cinque venticinque (1988) di Alighiero Boetti, piccolo ma preziosissimo ricamo su tela (23×21 cm), custodito in una teca di plexiglas. L’opera, registrata presso l’Archivio Alighiero Boetti, condensa in forma miniaturizzata la poetica concettuale dell’artista: la serialità numerica, il gioco linguistico e l’estetica dell’ordito artigianale. Il lotto parte da una base d’asta di 40 mila euro, cifra che rispecchia l’interesse sempre crescente del mercato per i lavori tessili dell’autore torinese.
Dall’Italia a New York, il viaggio prosegue con un’opera monumentale di Peter Halley, The Border (2009), un acrilico su tela di oltre un metro e settanta per due (178,5 x 208,5 cm), dove la combinazione tra pigmenti fluo e texture sintetiche (grazie all’uso del Roll-a-Tex) restituisce la tipica tensione tra struttura e isolamento che caratterizza l’opera di Halley. Presentata con una base d’asta di 90.000 euro, l’opera è documentata nella pubblicazione della galleria Alain Noirhomme, dove fu esposta originariamente.

La stagione lirica dell’astrazione italiana trova un’elegante espressione nel dipinto di Nicola De Maria, “Elegia dolcissima del regno dei fiori” (2002). L’opera, firmata e accompagnata da una dichiarazione d’autenticità dell’artista, evoca atmosfere rarefatte attraverso una pittura gestuale e vibrante, che resta fedele alla visione spirituale dell’autore. La tela, 67,5 x 60 cm, proviene dalla Galleria Cardi e parte da una base d’asta di 35.000 euro.
In perfetto contrasto, il linguaggio informale e impetuoso di Emilio Vedova emerge con forza in un “Senza titolo” del 1961 appartenente al ciclo omonimo. L’opera, di quasi un metro per settantacinque centimetri, eseguita con tecnica mista su tela, è già stata esposta in diverse mostre istituzionali e sarà pubblicata nel catalogo della Fondazione Bevilacqua La Masa in occasione della retrospettiva prevista per il 2026. La base d’asta, significativa ma non dichiarata, verrà comunicata su richiesta.
Infine, l’arte plastica di Tony Cragg trova un’eco imponente nella scultura “Early Forms” (1993), fusione in bronzo patinato dalle dimensioni scenografiche (85 x 165 x 95 cm), presentata in asta come esemplare unico. Cragg, Leone d’Oro a Venezia nel 1988, qui rilegge la forma come entità in trasformazione, ibrida e dinamica. L’opera, pubblicata in un catalogo a cura di André Buchmann, ha una base d’asta di 80 mila euro.


Asta 978
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
È possibile seguire l’asta in diretta TV sul canale 138 del digitale terrestre, sulla piattaforma Sky canale 825, oppure in diretta streaming al seguente link www.meetingart.it/aste/aste-in-diretta.html–
I responsabili di settore sono disponibili per una stima gratuita, confidenziale e senza impegno di un singolo oggetto o di un’intera collezione
Meeting Art spa
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