
È fissata per l’11 giugno a Milano la prima asta live dell’anno che Pandolfini dedica all’arte moderna e contemporanea, da anni protagonista di un mercato in crescita costante.
Tra i top lot, un’opera intensa di Franco Angeli, Cimitero partigiano (rosso), si impone per il suo impatto visivo e valore storico. Realizzata in uno dei momenti più lirici e politicamente consapevoli dell’artista, la composizione monocromatica in rosso riflette il coinvolgimento di Angeli sui temi della memoria e del potere, con varie falci col martello che emergono dallo sfondo. Stimata 20-40 mila euro, l’opera rappresenta un punto di sintesi tra impegno civile e astrazione poetica.
La sezione dedicata a Antonio Ligabue presenta due capolavori di particolare rilievo, provenienti dalla collezione di Bruno Bertacchini, amico personale del pittore. Il Ritratto di Fanny Kessler, valutato 80-120 mila euro, mostra l’inconfondibile espressività visionaria del maestro emiliano, capace di trasfigurare il reale in chiave psicologica. Al suo fianco, un Gallo di forte potenza simbolica e cromatica, in cui l’energia della natura esplode nella materia pittorica, secondo il consueto stile primitivo e vibrante di Ligabue.
Renato Guttuso è presente in asta con Uovo e drappo bianco, una raffinata natura morta del 1981, eseguita con acrilico su carta intelata. Il dipinto, stimato 35–60 mila euro, esprime la tensione tra figurazione e costruzione geometrica tipica della sua produzione matura. L’opera, arricchita da numerosi cartigli, vanta un curriculum espositivo di rilievo internazionale, da Parigi a New York, aumentando così l’interesse da parte del collezionismo museale.

Il Novecento italiano è ulteriormente rappresentato da autori storici come Alberto Magnelli, Osvaldo Licini, Giorgio de Chirico e Mario Sironi, ma anche da artisti che hanno segnato il passaggio all’arte postmoderna. Tra questi spicca Mario Schifano, presente con Solare, smalto su carta applicata su tela, valutata 40-70 mila euro. L’opera cattura la vitalità cromatica e l’approccio immediato dell’artista, qui nella sua fase più gestuale e vibrante, tipica degli anni Ottanta.
Altro nome cardine è Piero Dorazio, di cui Pandolfini propone Contra, olio su tela dal valore stimato 25-40 mila euro. In questo lavoro, la trama di reticoli e segmenti colorati crea un campo visivo dinamico, in cui la luce sembra farsi struttura, secondo l’ideale di una pittura “musicale” perseguito dall’artista.
Una sezione particolarmente rilevante è dedicata al futurismo storico, con una serie di opere su tela e tavola firmate da Thayaht, Enrico Prampolini, Fillia, fino alla straordinaria Valutazione Chimico-Fisica d’un Tramonto (Parole in libertà) di Carlo Carrà. Questa rara testimonianza del paroliberismo futurista propone un’esperienza sinestetica e interdisciplinare, nella quale scrittura, colore e visione si fondono, incarnando l’estetica radicale del movimento.
Il catalogo si apre poi al panorama internazionale, dove emergono vere e proprie icone del secondo Novecento. È il caso della serigrafia di Andy Warhol raffigurante Marilyn Monroe, valutata 20–40 mila euro: un’opera che condensa perfettamente l’estetica pop e il culto della celebrità, oggi più attuale che mai. Accanto, una copia della celebre fotografia concettuale La rivoluzione siamo noi di Joseph Beuys, stimata 15-25 mila euro, offre una riflessione potente sul ruolo dell’artista nella società, fulcro della poetica beuysiana.
