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Oltre i confini politici: gli artisti della 36ma Biennale di São Paulo

da sinistra a destra: Keyna Eleison, Alya Sebti, Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Henriette Gallus, Anna Roberta Goetz e Thiago de Paula Souza, team curatoriale della 36ma Bienal de São Paulo © João Medeiros / Fundação Bienal de São Paulo
da sinistra a destra: Keyna Eleison, Alya Sebti, Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Henriette Gallus, Anna Roberta Goetz e Thiago de Paula Souza, team curatoriale della 36ma Bienal de São Paulo © João Medeiros / Fundação Bienal de São Paulo
Da Wolfgang Tillmans a Aislan Pankararu, da Pol Taburet a Maxwell Alexandre: svelata la lista degli artisti partecipanti alla 36.ma Biennale di São Paulo, dal prossimo 6 settembre in Brasile

Si potrebbe definire una “Biennale migratoria” la prossima, 36.ma Biennale di São Paulo, in Brasile (dal prossimo 6 settembre al Padiglione Cicillo Matarazzo del Parque Ibirapuera), già che il team curatoriale – capitanato da Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, con i curatori Alya Sebti, Anna Roberta Goetz e Thiago de Paula Souza, la co-curatrice at large Keyna Eleison e con la direzione della comunicazione di Henriette Gallus, afferma di essersi ispirato ai flussi migratori degli uccelli come “guida metodologica” per la selezione dei partecipanti, sotto il titolo di “Non tutti i viandanti percorrono strade”.

“Questo processo metodologico ci ha aiutato a evitare le classificazioni imposte dagli Stati-nazione e dalle frontiere. Attraverso i sensi di navigazione degli uccelli, il loro impulso di spostarsi attraverso terre e acque, il loro senso di sopravvivenza, la loro comprensione espansa di spazi e tempi, così come le loro urgenze e agenzie, siamo riusciti ad entrare in relazione con pratiche artistiche di diverse geografie, riflettendo su cosa significhi unire l’umanità nel contesto della 36.ma Biennale di São Paulo”, ha affermato Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, che continua: “È stato attraverso questi percorsi che siamo riusciti a riunire artisti di tutte le regioni del mondo per la 36.ma Biennale di São Paulo. L’acqua è fondamentale per l’esistenza umana e la base della vita. I temi delle Invocazioni della Biennale sono organizzati attorno a questi molteplici corpi d’acqua — oceani, mari, laghi, fiumi e ruscelli — e alle loro confluenze”.

L’elenco degli artisti

Tra nomi molto noti anche in Europa (Wolfgang Tillmans, Pol Taburet, Kader Attia, Isa Genzken, Huguette Caland o Oscar Murillo) altri più sconosciuti al di qua dell’Atlantico, e grandi glorie brasiliane (da Gervane de Paula a Maria Auxiliadora, ai giovani Maxwell Alexandre e Gê Viana), ecco l’elenco completo:

Adama Delphine Fawundu; Adjani Okpu-Egbe; Aislan Pankararu; Akinbode Akinbiyi; Alain Padeau; Alberto Pitta; Aline Baiana; Amina Agueznay; Ana Raylander Mártis dos Anjos; Andrew Roberts; Antonio Társis; Behjat Sadr; Berenice Olmedo; Bertina Lopes; Camille Turner; Carla Gueye; Cevdet Erek; Chaïbia Talal; Christopher Cozier; Cici Wu; Cynthia Hawkins; Edival Ramosa; Emeka Ogboh; Ernest Cole; Ernest Mancoba; Farid Belkahia; Firelei Báez; Forensic Architecture; Forugh Farrokhzad; Frank Bowling; Frankétienne; Gê Viana; Gervane de Paula; Gōzō Yoshimasu; Hajra Waheed; Hamedine Kane; Hamid Zénati; Hao Jingban; Heitor dos Prazeres; Helena Uambembe; Hessie (Carmen Lydia Đurić); Huguette Caland; Ayu Kadek Murniasih (Murni); Imran Mir; Isa Genzken; Joar Nango com a equipe de Girjegumpi; Josèfa Ntjam; Juliana dos Santos; Julianknxx; Kader Attia; Kamala Ibrahim Ishag; Kenzi Shiokava; Korakrit Arunanondchai; Laila Hida; Laure Prouvost; Leiko Ikemura; Leila Alaoui; Leo Asemota; Leonel Vásquez; Lidia Lisbôa; Lynn Hershman Leeson; Madame Zo; Madiha Umar; Malika Agueznay; Manauara Clandestina; Mansour Ciss Kanakassy; Mao Ishikawa; Márcia Falcão; Maria Auxiliadora; María Magdalena Campos-Pons; Marlene Almeida; Maxwell Alexandre; Meriem Bennani; Metta Pracrutti; Michele Ciacciofera; Ming Smith; Minia Biabiany; Moffat Takadiwa; Mohamed Melehi; Moisés Patrício; Myriam Omar Awadi; Myrlande Constant; Nádia Taquary; Nari Ward; Nguyễn Trinh Thi; Noor Abed; Nzante Spee; Olivier Marboeuf; Olu Oguibe; Oscar Murillo; Otobong Nkanga; Pélagie Gbaguidi; Pol Taburet; Precious Okoyomon; Raukura Turei; Raven Chacon com Iggor Cavalera & Laima Leyton; Rebeca Carapiá; Richianny Ratovo; Ruth Ige; Sadikou Oukpedjo; Sallisa Rosa; Sara Sejin Chang (Sara van der Heide); Sérgio Soarez; Sertão Negro; Sharon Hayes; Shuvinai Ashoona; Simnikiwe Buhlungu; Song Dong; Suchitra Mattai; Tanka Fonta; Thania Petersen; Theo Eshetu; Théodore Diouf; Theresah Ankomah; Trương Công Tùng; Tuần Andrew Nguyễn; Vilanismo; Werewere Liking; Wolfgang Tillmans; Zózimo Bulbul.

L’Allestimento della 36ª Biennale di São Paulo

Il progetto allestitivo sarà firmato da Gisele de Paula e Tiago Guimarães, ispirato a sua volta “dalla fluidità dei fiumi e dall’immagine dell’estuario presente nella proposta curatoriale, lo spazio espositivo è progettato come un percorso sensoriale, con margini sinuosi che invitano all’ascolto, all’incontro e alla pausa. La proposta valorizza il vuoto come forza e lo spazio come paesaggio in movimento continuo. Come viandanti, non ripetiamo il cammino, ma ci reinventiamo seguendo un rito continuo di trasformazione e presenza,” affermano gli architetti.

Estesa per un totale di quattro mesi, a ingresso gratuito, “L’iniziativa ha come obiettivo ampliare l’accesso del pubblico, promuovendo cultura e educazione a un numero maggiore di visitatori. I nostri frequentatori avranno anche la possibilità di usufruire di un programma educativo che è un riferimento mondiale, e che è stato ampliato in questa edizione, rafforzando il nostro impegno con il carattere educativo della mostra”, afferma Andrea Pinheiro, presidente della Fundação Bienal de São Paulo.

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