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Art Busan 2025: uno sguardo al successo globale coreano

Courtesy of Art Busan.
Courtesy of Art Busan.
Nel sempre più affollato panorama delle fiere d’arte globali, Art Busan si sta affermando come un appuntamento “fisso” nel calendario globale. L’edizione 2025, andata in scena dal 9 all’11 maggio (con anteprima VIP l’8), ha riconfermato il suo ruolo da protagonista, attirando l’attenzione di gallerie di alto livello, collezionisti sofisticati e istituzioni culturali da tutto il mondo.

Ambientata nel cuore pulsante della Busan Art Week, il tema di quest’anno – “Territori e Confini”, a cura di Woneok Koh – ha guidato un dialogo profondo e attuale tra identità, spazio e appartenenza. Più di 100 gallerie, sia coreane che internazionali, hanno animato i padiglioni della fiera, offrendo una panoramica vibrante e curata dell’arte contemporanea globale.
Secondo Marius Wilms, direttore della galleria tedesca Société Berlin, Art Busan sta crescendo insieme al suo pubblico: “I visitatori arrivano preparati, fanno domande puntuali. L’interesse è autentico e sempre più profondo”. Un segnale che la fiera non è più solo una vetrina, ma un vero terreno fertile per lo scambio culturale.

La galleria Canada (New York) ha riscontrato un’accoglienza entusiasta per le opere di Katherine Bernhardt e Katherine Bradford. “Abbiamo stretto rapporti diretti con collezionisti coreani di alto profilo”, racconta la direttrice Hyunjung Lee. “Molti si sono avvicinati attratti da Bernhardt, ma sono rimasti affascinati anche dalla delicatezza di Bradford”.

Tra i momenti chiave, la partnership con Tokyo Gendai ha consolidato i legami tra Corea e Giappone, spingendo la galleria giapponese Kotnaro a partecipare per la prima volta. Un segnale concreto della volontà di costruire un ecosistema artistico integrato e duraturo nella regione. Il programma “Conversations” ha ospitato artisti e curatori da istituzioni prestigiose come l’Hamburger Bahnhof, il Garage Museum e lo stesso Tokyo Gendai. Intanto, la neonata sezione “Future” ha lanciato il Future Art Award, premiando il talento emergente e proiettando lo sguardo verso le prossime generazioni creative.

Il successo di Art Busan è la prova concreta che la città sudcoreana è ormai una nuova capitale culturale, autonoma e strategica. “Non puntiamo alla grandezza, ma alla qualità delle relazioni”, ha dichiarato il direttore della fiera Seokho Jeong. “Vogliamo costruire un ecosistema artistico sostenibile, fondato sulla fiducia e sul dialogo”. Con una visione lungimirante e un’identità sempre più definita, Art Busan non è solo una fiera: è un segnale forte del futuro dell’arte in Asia.

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