
Siti archeologici, religiosi e artistici che raccontano oltre 2.500 anni di civiltà in Iran. Ecco cosa il mondo rischia di perdere
Con l’aggravarsi delle tensioni tra Israele e Iran, cresce la preoccupazione per la sorte di un patrimonio culturale tra i più importanti del mondo. L’Iran custodisce siti archeologici, religiosi e artistici che raccontano oltre 2.500 anni di civiltà, ora potenzialmente esposti a danni irreparabili. Ecco i principali luoghi a rischio:
Naqsh-e Rostam
Maestosa necropoli scavata nella roccia a pochi chilometri da Persepoli. Qui si trovano le tombe monumentali di Dario I, Serse e altri sovrani, affiancate da rilievi sasanidi che documentano vittorie militari e scene di investitura.

Persepoli
Fondata da Dario il Grande nel VI secolo a.C., è il cuore simbolico dell’Impero achemenide. Le sue imponenti scalinate, colonne e bassorilievi in pietra raccontano cerimonie, popoli sottomessi e la gloria della Persia antica. Distruggerla significherebbe cancellare una delle massime espressioni dell’architettura e della politica antica.

Pasargade
Prima capitale achemenide e luogo di sepoltura di Ciro il Grande. Il suo mausoleo, semplice e monumentale, è uno dei simboli fondanti dell’identità iraniana. L’intero sito è un raro esempio dell’urbanistica reale preclassica.

Esfahan
Capitale dell’arte islamica sotto la dinastia safavide. La Piazza Naqsh-e Jahan, le moschee dello Scià e dello Sceicco Lotfollah e il palazzo Ali Qapu sono vertici dell’architettura persiano-islamica, celebri per la simmetria, le decorazioni calligrafiche e le piastrelle smaltate.

Shiraz
Città della poesia e dei giardini, ospita la straordinaria Moschea Nasir al-Mulk, nota per le sue vetrate colorate che trasformano la luce in uno spettacolo cromatico. È anche la città dei poeti Hafez e Saadi, venerati in tutto il mondo persiano.

Bam
Antica cittadella fortificata in argilla, crocevia della Via della Seta, già gravemente colpita dal terremoto del 2003 e in parte ricostruita. Un raro esempio di architettura in mattoni crudi, oggi di nuovo esposta a rischi distruttivi.

Susa
Capitale dell’Elam e poi residenza invernale dei re persiani. Scavi archeologici francesi e iraniani hanno restituito templi, palazzi e testimonianze fondamentali per la comprensione del Vicino Oriente antico.

Bisotun
Gigantesca iscrizione rupestre trilingue (persiano antico, elamita, babilonese) incisa da Dario I per legittimare il suo potere. È stata fondamentale per la decifrazione del cuneiforme, al pari della Stele di Rosetta per i geroglifici.