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L’opera d’arte totale nelle stampe di Klimt. Al MuSa di Salò

Il bacio, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 41, Collezione Silvestri Il bacio, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 41, Collezione Silvestri
Il bacio, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 41, Collezione Silvestri
Il bacio, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 41, Collezione Silvestri
Oltre 70 lavori fra stampe, disegni e numeri di Ver Sacrum narrano al MuSa l’instancabile ricerca dei Secessionisti viennesi dell’opera d’arte totale

Ѐ un’aria sui generis e di profonda novità quella che si respira entrando nella mostra KLIMT. Grafica d’Arte, presso il MuSa di Salò. Elemento inconsueto non è certo l’iconografia klimtiana, ormai consumata e corrosa, quanto più la delicatezza inedita che essa assume nelle numerose opere grafiche esposte. Oltre 70 lavori – fra stampe, disegni e numeri di Ver Sacrum – narrano l’instancabile ricerca dei Secessionisti viennesi dell’opera d’arte totale.

La Gesamtkunstwerk di Wagner trova così un riscontro nelle eliografie, litografie ed eccezionali collotipie raccolte nel museo bresciano. Quest’ultime in particolare rappresentano un unicum sorprendente per lo stato conservativo di opere tanto fragili quanto preziose. Il collotipo è, infatti, un processo di stampa complicato e dispendioso, che tuttavia garantisce una definizione di stampa straordinaria. Ormai un metodo abbandonato, anche per la tiratura limitata – massimo 300 esemplari -, stupisce ancora oggi per la raffinatezza di stampa raggiunta.

 

La Vergine, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 42, Collezione Silvestri
La Vergine, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 42, Collezione Silvestri

I capolavori in mostra realizzati con questa tecnica sono originali coevi di Klimt – solo la sezione dedicata alla terza cartella Una retrospettiva (Eine Nachlese) risale al 1931, postuma di circa 20 anni – e risulta difficile non restarne affascinati. Proprio per la delicatezza e le dimensioni ridotte del medium, si ha modo di osservare da vicino la straordinaria abilità di Klimt di condensare furore espressivo e compostezza formale; emerge, dunque, l’incredibile attenzione al dettaglio grafico, la cura minuziosa che rispecchia la quête secessionista di un’assoluta corrispondenza fra le diverse arti, e fra l’arte e la vita stessa.

 

Dal fregio Stoclet. L’abbraccio, Gustav Klimt. Una retrospettiva, a cura di Max Eisler, 1931, op. n. 17, Collezione Silvestri
Dal fregio Stoclet. L’abbraccio, Gustav Klimt. Una retrospettiva, a cura di Max Eisler, 1931, op. n. 17, Collezione Silvestri
Ricercatezza della rarità

Gli incarnati appaiono così vivi, come in Junius, o in Amore, per cui significati ed interpretazione altre appaiono solo dopo un’attenta osservazione del particolare. Allo stesso tempo, nel percorrere le tre cartelle di grafiche raccolte in mostra, è possibile osservare il germe della plasticità Jugendstil già nei primi lavori – Un antico teatro nel panorama. Taormina – e il suo sviluppo, fino al dinamismo cinematografico della perduta La filosofia: impossibile non paragonare l’estetica dell’opera a Metropolis, celebre lungometraggio che apparirà solo trent’anni dopo.

 

La morte e la vita, Gustav Klimt. Una retrospettiva, a cura di Max Eisler, 1931, op. n. 18, Collezione Silvestri
La morte e la vita, Gustav Klimt. Una retrospettiva, a cura di Max Eisler, 1931, op. n. 18, Collezione Silvestri

Il pregio di Klimt. Grafica d’Arte è la ricercatezza della rarità. Un patrimonio delicato e significativo è esposto in un percorso perfettamente coerente dal punto di vista filologico, che restituisce finalmente alle opere grafiche di Klimt una tensione alla totalità ri-contestualizzata e la giusta posizione nella Storia dell’arte. Si riconosce l’incredibile sviluppo tecnico e la perfezione formale che hanno caratterizzato questo movimento; si respira a pieni polmoni lo Zeitgeist della Vienna secessionista.

 

Salomè, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 19, Collezione Silvestri
Salomè, L’opera di Gustav Klimt, 1918, a cura di Hugo Heller, op. n. 19, Collezione Silvestri

KLIMT. Grafica d’Arte
Fino al 29 giugno 2025
MuSa – Museo di Salò
Via Brunati 9, Salò (BS)
www.museodisalo.it

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