
A seguito dell’escalation del conflitto tra Israele e Iran, le gallerie d’arte della capitale Teheran hanno iniziato a chiudere i battenti, in alcuni casi a tempo indeterminato, mentre il governo ha definito gli attacchi sionisti come una “dichiarazione di guerra”
Tra le città più vive culturalmente del Medio Oriente, Teheran si è messa in pausa, come del resto hanno fatto le istituzioni culturali di Gerusalemme e Tel Aviv, perché alla fine – e non è un modo di dire, a rimetterci sono sempre i civili. E così, a Teheran, diverse gallerie come la Shirin Gallery, presenza di lungo corso nelle fiere d’arte internazionali, hanno dovuto rimandare eventi importanti mentre altre, come la Laleh Gallery, hanno deciso di sospendere le mostre in corso. Anche la Moshen Gallery, la Hoor Gallery e la Bavan Gallery hanno annunciato la chiusura “fino a nuovo avviso”, mentre si esprime la speranza in un “futuro migliore” e le condoglianze alle famiglie delle vittime. C’è chi invece come la Ab-Anbar Gallery, che recentemente ha trasferito la sua sede da Teheran a Londra, ha organizzato un incontro comunitario per i residenti della capitale iraniana, invitando le persone a portare cibo, bevande e amici per un incontro pacifico.
La ricchezza culturale di Teheran
Teheran è sede di numerosi siti culturali di rilevanza internazionale, come il Museo d’Arte Contemporanea e il Museo Nazionale dell’Iran, diviso in due sedi: il Museo dell’Iran Antico e il Museo dell’Era Islamica, che custodiscono reperti risalenti a 300mila anni fa, insieme a tessuti, calligrafie, ceramiche e opere d’arte che coprono migliaia di anni di storia. Il Palazzo Golestan, sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 2013, è un altro luogo iconico di Teheran: costruito nel cuore della città durante la dinastia Safavide e successivamente ampliato dai Qajar nel XIX secolo, il palazzo è un simbolo della storia e della cultura iraniana. Per ora però le istituzioni non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo agli attacchi israeliani. Per ora non resta che aspettare.














