
La nuova sede sarà il complesso progettato dall’architetto Pierluigi Nicolin, parte della più ampia struttura pensata da Massimiliano Fuksas
La trentesima edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, segna una svolta. Dal 17 al 19 aprile 2026 (con anteprima giovedì 16), l’evento si trasferisce nella South Wing di Allianz MiCo, un’architettura dal respiro internazionale nel cuore del distretto di CityLife. Situata a pochi passi dal padiglione che ha ospitato la fiera per anni. Con i suoi tre livelli espositivi, spazi aperti e linee contemporanee, questa sede si affaccia sul parco pubblico di CityLife, diventando un punto d’incontro tra cultura, architettura e vita urbana.
La scelta di questo nuovo spazio, annunciata simbolicamente a Basilea nei giorni della fiera più importante al mondo, riflette pienamente il tema di quest’anno, New Direction. Un omaggio al jazz visionario di John Coltrane e al potere trasformativo dell’improvvisazione. Allianz MiCo non è solo contenitore, ma parte integrante del racconto: “come uno spartito da interpretare, offre scenari inediti dove arte, pubblico e città si intrecciano in modo fluido e dinamico”.

Un nuovo spazio per una nuova visione
Il complesso, noto anche come Fiera Milano Congressi, è stato progettato dall’architetto Pierluigi Nicolin, scomparso nei mesi scorsi a 85 anni. L’autore, fra molto altro, della “porta di Milano” inaugurata nel 2011 all’aeroporto di Milano Malpensa. È una parte del più ampio complesso progettato da Massimiliano Fuksas, che si sviluppa su 20 padiglioni. La caratteristica distintiva di Allianz MiCo è la sua copertura a forma di cometa. Ma non si tratta solo un cambio logistico, ma una scelta simbolica che racconta il desiderio della fiera di rinnovarsi, guardare avanti, e aprirsi a nuove direzioni.
Curata dal direttore artistico Nicola Ricciardi, miart 2026 evolve in ogni suo aspetto. Dai contenuti curatoriali all’esperienza del visitatore, dal dialogo con le gallerie alla relazione con Milano e la sua scena culturale. Tornano le storiche sezioni Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini, e Established, dedicate rispettivamente alle gallerie più giovani e a quelle consolidate. A cui si affiancheranno nuovi progetti curati e momenti di confronto che animeranno la città già nei mesi che precedono la fiera.














