
Arnaldo Pomodoro è stato uno dei più autorevoli scultori italiani del Novecento, noto a livello internazionale per le sue monumentali “Sfere” e per un linguaggio artistico che fonde equilibrio classico e inquietudine contemporanea. Nato nel 1926 a Morciano di Romagna, ha sviluppato uno stile inconfondibile, fatto di forme geometriche perfette – spesso sfere, dischi o colonne – che si aprono a rivelare complesse strutture interne, meccaniche e misteriose. Le sue opere, presenti in musei e spazi pubblici in tutto il mondo, evocano tensioni tra ordine e disgregazione. Attivo fin dal dopoguerra, Pomodoro ha saputo imporsi anche nel mercato internazionale dell’arte, con sculture molto richieste in asta e commissioni istituzionali di grande prestigio. La sua carriera è segnata da un costante dialogo tra arte, architettura e paesaggio urbano. In particolare, il mercato collezionistico ha sempre guardato con interesse alla sua produzione, premiando in particolare le opere di medie dimensioni, spesso in bronzo, che coniugano potenza scultorea e raffinatezza tecnica. Le sue sculture compaiono regolarmente nelle aste delle maggiori case internazionali e raggiungono quotazioni significative, a conferma di un riconoscimento solido e duraturo. Ecco le migliori aggiudicazioni conseguite all’incanto.
Giroscopio, 1989,
1,94 milioni di dollari, Christie’s Londra, 2015

Sfera con sfera, 1991
923 mila dollari, Christie’s Londra 2012

Disco, 1986
794 mila dollari, Christie’s Londra, 2011

Sfera con sfera, 1995/97
786 mila dollari, Sotheby’s Londra, 2017

Disco III, Maquette, 1966
756 mila dollari, Christie’s 2018














