Da Sotheby’s Parigi, cimeli napoleonici per 9,7 milioni di dollari: venduti abiti, dipinti e oggetti personali dell’Imperatore.
Risultati eccellenti per l’asta dedicata a Napoleone Bonaparte da Sotheby’s (tenutasi lo scorso 25 giugno), che ha totalizzato 8,3 milioni di euro (equivalenti a 9,7 milioni di dollari), superando ampiamente le stime iniziali fissate attorno ai 6 milioni di euro. Nonostante fosse un successo annunciato, ha colpito il particolare fermento di collezionisti e istituzioni che si sono contesi oltre 100 lotti.
Negli eleganti spazi di Sotheby’s in rue du Faubourg Saint-Honoré, fin dalle prime ore, l’atmosfera era quella delle grandi occasioni: sguardi attenti, valutazioni sussurrate e una tensione palpabile, mentre uno ad uno i lotti scorrevano sotto il martelletto. Gli oggetti in vendita non erano semplici memorabilia, ma frammenti autentici di una narrazione epica: spade cerimoniali, lettere personali, dipinti ufficiali, abiti d’epoca, fino all’iconico cappello bicorno che è diventato simbolo della sua immagine pubblica.
Provenienti dalla collezione di Pierre-Jean Chalençon, instancabile appassionato di Napoleone, questi cimeli sono il frutto di quarant’anni di ricerche e acquisizioni. Una raccolta vasta e personale, ora nelle mani di nuovi collezionisti.
Tra i pezzi più ambiti figura il dipinto Napoleone che attraversa le Alpi al Gran San Bernardo di Jean-Baptiste Mauzaisse, ispirato al celebre dipinto di David, aggiudicato per 863.6 mila euro (circa 1 milione di dollari), ben oltre le aspettative iniziali. Ottimi risultati anche per il ritratto Napoleone in abiti da incoronazione attribuito allo studio di François-Pascal-Simon Baron Gérard, venduto per 736.6 mila euro (circa 862 mila dollari).
Un ritratto dell’imperatrice Maria Luisa ha fissato un nuovo record per l’artista Marie-Guillemine Benoist, raggiungendo i 381 mila euro (446 mila dollari), mentre un altro dipinto, raffigurante la regina Ortensia con i figli, ha più che raddoppiato la sua stima massima con un’aggiudicazione a 107.9 mila euro (126 mila dollari).
Grande attenzione anche per i cimeli più intimi, tra cui un cappello bicorno appartenuto all’imperatore – venduto per 355.6 mila euro (416 mila dollari) – e il letto da campo portatile ideato per le campagne militari, aggiudicato per 40 mila euro (45 mila dollari). Un certificato di matrimonio religioso con Giuseppina ha invece raggiunto i 165.1 mila euro (193 mila dollari), mentre un frammento testamentario redatto durante l’esilio a Sant’Elena è stato venduto per 482.6 mila euro (565 mila dollari).
Non solo collezionisti privati: anche le istituzioni si sono mosse per assicurarsi pezzi significativi. Il Musée national des châteaux de Malmaison et Bois-Préau ha acquisito un disegno raffigurante la Battaglia delle Piramidi per 76.2 mila euro (89 mila dollari) e una coppia di piatti donati da Napoleone a Eugène de Beauharnais per 24.13 mila euro (28 mila dollari).















