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Milano, immobiliare e manette: chiesti gli arresti per Catella e Tancredi

Fondazione Trussardi: Agnes Denes, Wheatfield, alla Fondazione Catella, Milano 2015
Manfredi Catella
Corruzione e abuso d’ufficio: sono questi i capi d’imputazione per Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato del colosso immobiliare Coima, e Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune. Ma l’inchiesta promette di mettere in discussionel’intero sistema di gestione del territorio milanese, facendo tremare i piani alti dei palazzi

Chi, almeno una volta, passando per quel groviglio di nuovi grattacieli, aree verdi e transenne continue a fare da sfondo alla trasformazione urbana di Milano, tra Gioia e Porta Garibaldi, nell’area denominata Porta Nuova (ex Varesine), non si è chiesto chi – e cosa – ci fosse dietro a tanto lavorío? Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato del colosso immobiliare Coima, creatore anche della Fondazione Riccardo Catella e del progetto della Biblioteca degli Alberi (BAM), è sempre stato il nome di primo piano nello sviluppo della nuova Milano, coinvolgendo anche l’arte contemporanea: Agnes Denes, con Fondazione Trussardi, fu protagonista da marzo a ottobre 2015 con il suo Wheatfield, il celebre campo di grano, che fu piantato proprio all’ombra dei nuovi grattacieli. Sempre negli stessi anni arrivò anche negli stessi spazi la spiaggia per i milanesi (con affitto sdraio e ombrelloni a prezzi di Milano, of course) per promuovere l’onda green che aveva investito la città nei suoi anni migliori e più effervescenti, dopo una Expo i cui padiglioni furono consegnati tremendamente in ritardo, ma che alla fine fu un successo (a proposito, che se n’è fatto di tutta l’area?) e prima di una pandemia che ha trasformato (al ribasso) il volto della metropoli lombarda. E così, dopo dieci anni, quello che era un mood di successo oggi si vede di centro di una indagine, coordinata dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, per presunte irregolarità nella gestione dei progetti edilizi cittadini. Manfredi Catella è accusato di aver corrotto Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune, affidandogli una consulenza che avrebbe compromesso la sua imparzialità nella valutazione di un progetto legato alla stessa Coima. Insieme all’assessore Tancredi, Catella è inoltre coinvolto in una seconda ipotesi accusatoria: l’induzione a dare o promettere utilità a Marinoni, con l’obiettivo – secondo la Procura – di indirizzare l’iter autorizzativo di alcuni interventi edilizi.

Fondazione Riccardo Catella

Ma non è tutto: l’assessore Tancredi sarebbe anche accusato di falso ideologico per non aver segnalato un conflitto di interessi legato alla posizione di Marinoni. Da qui, l’azione durissima: la richiesta di custodia cautelare (domiciliari) per Tancredi, per Catella, per lo stesso Marinoni, per l’architetto Alessandro Scandurra (ex membro della Commissione Paesaggio) e per altri due imprenditori che, ad ogni modo, saranno ascoltati la prossima settimana prima di prendere o meno la decisione delle misure restrittive.

Ad ogni modo, non certo un bel segno su quello che doveva essere il fiore all’occhiello della Milano di oggi e domani, trasformatasi però sotto il profilo di quello che – da tempo, appare come un monopolio, già che oltre ai nuovi grattacieli di Porta Nuova, Coima sta anche realizzando il villaggio olimpico nell’area dell’ex scalo Romana, in vista dei Giochi Invernali Milano-Cortina 2026.

Fondazione Trussardi: Agnes Denes, Wheatfield, alla Fondazione Catella, Milano 2015

Le parole del Procuratore di Milano

Marcello Viola, Procuratore di Milano, ha definito il fenomeno come di «rilievo notevolissimo», legato a una «espansione edilizia incontrollata». Le indagini, ha ricordato Viola, hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro di vari cantieri e all’adozione di misure interdittive contro figure chiave nell’amministrazione e nella progettazione urbana. E a proposito del “potere urbanistico” di Milano, questa ultima pagina sembra seguire – come un effetto domino, le ombre che ancora aleggiano sul caso legato a Stefano Boeri, architetto e presidente della Triennale, già Assessore alla Cultura del Comune che, lo scorso febbraio era stato interdetto dal gip dal partecipare a commissioni pubbliche, su richiesta degli stessi PM, nell’ambito di un’indagine relativa al concorso per la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic) e era apparso come figura-chiave anche in un processo per presunta lottizzazione abusiva nel progetto BoscoNavigli. Una situazione decisamente poco edificante, in una città nel pieno di una lotta con la sua propria immagine.

Le dichiarazioni di Manfredi Catella

Poco fa sono arrivate anche, in un breve comunicato, le prime dichiarazioni di Manfredi Catella, che riportiamo integralmente: “In data odierna abbiamo ricevuto una notifica del Tribunale di Milano per informarci dell’indagine in corso relativamente a un incarico progettuale affidato in passato dalla nostra società all’architetto Scandurra. Dato il ruolo dell’architetto anche come membro della commissione paesaggistica del Comune di Milano fino al 2024, viene prospettata l’ipotesi che l’incarico professionale affidato possa avere influenzato la condotta del professionista nella commissione in merito ai progetti promossi dalla nostra società. Abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria. La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza.”

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