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Il Ceratosaurus di Sotheby’s sbanca in asta: stima stracciata e 30 milioni di aggiudicazione

Il Ceratosaurus venduto da Sotheby's © Matthew Sherman 2025
Il Ceratosaurus venduto da Sotheby’s © Matthew Sherman 2025

Un giovane Ceratosaurus nasicornis, l’unico esemplare noto della sua età anagrafica a essere stato ricostruito quasi completamente, è stato venduto da Sotheby’s per 30,5 milioni di dollari, superando di gran lunga la stima di 4-6 milioni con cui l’ha presentato in asta il 16 luglio a New York.

Alto quasi due metri e lungo poco più di tre, lo scheletro è stato montato per la prima volta nella sua interezza per essere esposto in occasione dell’asta. Il fossile è composto da 139 ossa originali, con un tasso di conservazione eccezionale. Particolarmente notevole è il cranio, interamente articolato, che conserva anche le sottili strutture ossee delle corna nasali e delle orbite. L’intero fossile è stato montato in posa dinamica, con le fauci spalancate e i denti ben visibili: una ricostruzione museale di altissimo livello, realizzata per esaltarne la potenza e la drammaticità.

Il Ceratosaurus visse circa 150 milioni di anni fa in un mondo radicalmente diverso: un’era di climi tropicali, mari interni e continenti ancora in fase di separazione. Dotato di corna, denti affilati e una struttura muscolosa, era un predatore veloce e versatile, in grado di occupare una nicchia ecologica ben distinta rispetto ad altri grandi teropodi.

La vendita si aggiunge così ad una serie di record impressionanti raggiunti in asta da questo genere collezionistico. Solo negli ultimi mesi, na luglio 2024, lo stegosauro Apex è stato venduto da Sotheby’s per 44,6 milioni di dollari, diventando il fossile più costoso mai battuto. A novembre 2024, un enorme scheletro di Apatosaurus, soprannominato “Vulcain”, è stato aggiudicato per 6,3 milioni di dollari durante un’asta a Parigi. Prima di questi, il Tyrannosaurus rex “Stan” aveva stabilito il record con 31,8 milioni nel 2020. La dinomania è ufficialmente impazzita.

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