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Nel cuore selvaggio degli Yorkshire Dales, tra pecore, brughiere e silenzi preistorici, uno dei segreti più antichi dell’Inghilterra ha ottenuto ciò che meritava da tempo: lo status di sito protetto nazionale. Si tratta del Dudderhouse Hill Long Cairn, un tumulo neolitico di 5.000 anni che – udite udite – batte Stonehenge sul tempo.
Oggi, quello che appare come un modesto cumulo semi-inghiottito dalla torba (lungo 23 metri, largo 11 e alto meno di un metro), un tempo custodiva camere strutturate, e con esse riti, morti e miti delle prime comunità agricole inglesi. “Non sembra nulla di speciale, ed è proprio questo il problema”, ammette Paul Jeffery di Historic England alla BBC.
“La gente passa, pensa che sia solo un mucchio di pietre qualsiasi e ne prende qualcuna per abbellire altri cairn… causando danni irreversibili.”
I cairn sono strutture di pietre erette a mano, spesso a scopo funerario o rituale. Quello di Dudderhouse Hill, databile tra il 3400 e il 2400 a.C., è uno dei rarissimi esemplari ancora esistenti, testimonianza concreta del pensiero simbolico e della spiritualità dei primi abitanti di queste terre.
Purtroppo fino al 2008 l’attenzione verso di loro è stata scarsa. Ma la miccia è stata accesa nel 2023, quando qualcuno ha deciso di “prelevare” uno strato superiore per abbellire un altro ometto di pietra lì vicino. Un gesto che ha innescato la richiesta di protezione da parte di Myra Tolan-Smith, consulente di Historic England.
“Con il nuovo status di monumento funerario preistorico di importanza nazionale, possiamo finalmente parlare di protezione vera”, ha dichiarato. “E magari insegnare al pubblico che sì, anche un mucchio di pietre può contenere l’anima di un popolo”.
Ora, con la designazione ufficiale, il sito è legalmente al sicuro da vandalismi e improvvisazioni artistiche con le pietre, e si può pensare a un piano di restauro e valorizzazione olistica per restituirgli la dignità che merita.













