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Bipart of…this gallery: Francesca Antonini

Francesca Antonini
Enrico Tealdi, L’accordo, a cura di Giulia De Giorgi, novembre 2022, ph. Daniele Molajoli
Sulla falsa riga del Questionario di Proust, una serie di domande predisposte da BIPART Studio legale volte a conoscere meglio le più prestigiose gallerie d’arte italiane: oggi è il turno della galleria d’arte Francesca Antonini, raccontata dalla sua fondatrice

FRANCESCA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA

Come ha scelto il nome della sua galleria (e cosa vuole esprimere con tale denominazione)?
La galleria è nata nel 1964 con il nome Il Segno, e dal 2014 ho voluto darle il mio nome – Francesca Antonini Arte Contemporanea – per darle una nuova identità e sottolinearne la direzione contemporanea.

Qual è il motto della sua galleria?
Mettere a proprio agio il collezionista creando empatia tra l’opera, l’artista e la galleria.

Si sceglie prima l’artista o il tema? Qual è il filo rosso che lega le vostre scelte?
Si sceglie sempre prima l’artista senza il quale il nostro lavoro non potrebbe esistere. La maggior parte delle volte il filo rosso è la segnalazione e la condivisione da parte dei nostri artisti.

Qual è la qualità che apprezza di più in un artista?
L’autenticità nell’esprimere il proprio lavoro e l’empatia umana.

Qual è la qualità che apprezza di più in un’opera?
La capacità di non mentire.

Francesca Antonini

Ha una istituzione/galleria di riferimento (e se sì quale)?
Le gallerie che affrontano questo lavoro con questo stesso spirito.

In quale ambito la sua galleria può migliorare?
Le pubbliche relazioni, un lavoro in crescita costante.

Qual è l’aspetto che le piace maggiormente della sua professione e che le dà maggior soddisfazione?
Gli studio visit e gli allestimenti delle mostre e delle fiere.

Ha, o vorrebbe avere, una galleria anche all’estero (e se sì perché)?
No, è già abbastanza impegnativo gestire una galleria in Italia.

Come pensa che si evolverà il mondo dell’arte e la sua fruizione (anche in relazione alle nuove tecnologie, alla blockchain e al metaverso)?
Non credo nelle nuove tecnologie, nella blockchain e nel metaverso riferite all’arte ma credo nella bella pittura e nella buona fede di chi la produce.

Arte e diritto: tutela o vincolo (anche alla luce dell’applicazione del diritto di seguito e del diritto di produzione dell’opera riservati agli artisti)?
Tutela.

Le risposte di Francesca Antonini sono state raccolte da Gilberto Cavagna e Allegra Ambrosi di BIPART Studio Legale.

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