Print Friendly and PDF

A Pietrasanta c’è un murale che cambia pelle ogni settimana IMMAGINI

Il murale di Tano Pisano, PACE, tecnica libera, 2025 Il murale di Tano Pisano, PACE, tecnica libera, 2025
Il murale di Tano Pisano, PACE, tecnica libera, 2025
Il murale di Tano Pisano, PACE, tecnica libera, 2025
Il murale dell’artista Tano Pisano fino al 6 gennaio 2026 si trasformerà ogni settimana in un’opera sempre diversa

Sul muro esterno del complesso monumentale di Sant’Agostino, a Pietrasanta, da qualche settimana è possibile ammirare PACE, un murale dell’artista Tano Pisano. Particolarità? Che fino al 6 gennaio 2026 si trasformerà ogni settimana in un’opera sempre diversa. Realizzato come un puzzle di 48 pannelli in plexiglas dipinti in stile astratto o figurativo, il lavoro ha iniziato a “evolvere” dal 10 agosto con la sostituzione graduale degli elementi colorati con ritratti ispirati alle antiche pitture del Fayyum, raffigurazioni straordinariamente realistiche di epoca romana ritrovate in Egitto, eseguite in vita e poi poste sui sarcofagi dei defunti.

L’installazione, che già nella sua versione iniziale includeva un ritratto con le bandiere di Palestina e Israele vicine, si configura come una potente chiamata alla pace in contrasto con le troppe chiamate alle armi che l’artista siciliano, versiliese d’adozione, percepisce nel presente. L’opera site specific misura sei metri per due, è montata su una struttura progettata per non danneggiare il muro ed è visibile gratuitamente a ogni ora, anche nel weekend di Ferragosto.

 

Particolare del murale di Tano Pisano, PACE, tecnica libera, 2025
Particolare del murale di Tano Pisano, PACE, tecnica libera, 2025

Nei suoi dettagli si trovano riferimenti a Guernica di Picasso, come la mano che impugna una spada spezzata, già apparsa nel murale Guernika realizzato a Pietrasanta due anni fa, simbolo dell’assoluta inutilità della guerra. Colorata, complessa e in continuo divenire, l’installazione invita lo spettatore a tornare più volte per seguirne l’evoluzione fino al completamento, quando quasi cinquanta volti sostituiranno l’attuale costruzione poetica astratta.

Commenta con Facebook