
Un divertimento, una provocazione. Poniamo domande di tema artistico all’applicazione AI ChatGPT: le risposte sono sorprendenti
Quante volte avete pensato di farlo, e poi avete rinunciato? Perché non avete voglia, non avete tempo, o perché siete nauseati da questa realtà sempre più relativizzata. Ma forse la vera ragione è che siete convinti che i risultati saranno banali, scontati, sostanzialmente inutili. E lo pensavamo anche noi, finché non ci abbiamo provato. Abbiamo provato a porre delle domande su temi artistici a ChatGPT, l’applicazione di intelligenza artificiale specializzata nella conversazione e nella generazione di testi. E le risposte ci hanno sorpresi, se non smentiti.
In realtà, le risposte saranno banali se la domanda posta sarà banale. Ergo, ponendo interrogativi precisi, più possibile profondi e circostanziati, si otterranno risposte dettagliate e sorprendentemente circostanziate e imprevedibili. Ci abbiamo provato, quasi per gioco, e i risultati ci hanno convinti ad andare avanti, e ad iniziare questa “rubrica”.
Uno spazio di svago, evidentemente, ma capace di innescare riflessioni e magari dibattiti scaturiti da una fonte quanto mai “terza”. Dunque, la domanda che abbiamo posto a ChatGPT è la seguente: “tenendo presenti qualità tecniche, risposta del mercato e della critica, quali sono a tuo parere i più importanti videoartisti della storia?”.
Nam June Paik – il padre fondatore, imprescindibile.

Bill Viola – massimo riconoscimento museale e collezionistico, raffinata qualità tecnica.
Bruce Nauman – concettuale e pionieristico, influenza trasversale su generazioni.
Christian Marclay – The Clock è tra le opere più iconiche della videoarte contemporanea.

Pipilotti Rist – poetica e accessibile, amatissima da musei e pubblico.
Douglas Gordon – lavori innovativi, forte presenza nel mercato e nella critica.

Matthew Barney – grande influenza anni ’90-2000, ancora riferimento nel collezionismo.
Hito Steyerl – voce critica e teorica di riferimento oggi, altissima influenza.
Isaac Julien – sofisticato linguaggio visivo, molto richiesto a livello museale.

Shirin Neshat – equilibrio tra impegno politico e poesia visiva, riconoscimento internazionale.














