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Tra arte internazionale e sperimentazione diffusa. A Todi Ian Davenport e Open Doors

Ian Davenport a Todi Ian Davenport a Todi
Ian Davenport a Todi
Ian Davenport a Todi
Per il grande artista inglese una personale alla Sala delle Pietre e una gigantesca video-installazione. Todi Open Doors entra nei palazzi storici

Todi si conferma anche nell’estate 2025 uno dei crocevia di arte contemporanea grazie a due appuntamenti che intrecciano grandi nomi internazionali e nuove sperimentazioni diffuse nel cuore della città. Due iniziative che, pur diverse nella forma e nei protagonisti, ribadiscono la vocazione culturale del centro umbro come laboratorio aperto al contemporaneo.

Ian Davenport alla Sala delle Pietre

Dal 31 agosto al 5 ottobre, la Sala delle Pietre ospita Holding our Center, personale di Ian Davenport, tra i protagonisti della generazione degli Young British Artists. Curata da Marco Tonelli, la mostra presenta alcune delle celebri pitture-installazioni dell’artista . Lavori che oscillano tra pittura e scultura (Painting with floors), accanto a carte della serie Splats, caratterizzate da colature e spruzzi di colore.

Parallelamente, durante il Todi Festival (30 agosto – 7 settembre 2025), Davenport trasforma il Palazzo del Capitano in Piazza del Popolo con una gigantesca video-installazione. Che rielabora per il contesto tuderte un precedente intervento londinese. Fasce cromatiche elettroniche che dialogano con l’architettura storica e coinvolgono lo spettatore in un’esperienza immersiva e collettiva.

Todi Open Doors

Dal 29 agosto al 7 settembre torna anche Todi Open Doors, mostra diffusa di arte contemporanea che alla sua 5ª edizione trasforma gli androni dei palazzi storici in spazi espositivi. Un progetto che propone un percorso gratuito attraverso il centro cittadino, accompagnato da una mappa cartacea e da visite guidate su prenotazione.

La curatela di questa edizione è affidata ad Arianna Bettarelli e Antonio Arévalo, che hanno invitato otto artisti a realizzare interventi site-specific tra installazioni, performance e sculture. “Todi Open Doors nasce dal desiderio di aprire porte reali e simboliche. Facendo incontrare la comunità con l’arte contemporanea e creando un ponte tra la memoria storica e le nuove visioni artistiche”, spiega la promotrice Silvia Ranchicchio.

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