
Krause indaga il rapporto tra forma e spazio, trasformando la solidità geometrica in un modello sempre provvisorio, aperto a continue evoluzioni
È un’installazione site-specific concepita per Dep Art Out, la rassegna estiva promossa da Dep Art Gallery di Milano. Che, tra giugno e agosto, ha portato artisti internazionali a dialogare con il paesaggio unico della Valle d’Itria a Ceglie Messapica. Tra installazioni site-specific, incontri con gli artisti e collaborazioni con gallerie e curatori internazionali. Valerie Krause presenta Formulare il processo, a cura di Roberto Lacarbonara, in collaborazione con la galleria Rolando Anselmi di Roma. L’artista tedesca indaga il rapporto tra forma e spazio, trasformando la rigorosa solidità geometrica in un modello sempre provvisorio, aperto a continue evoluzioni.

Il titolo della mostra allude proprio a questa ambivalenza: da un lato, la ricerca di una formula perentoria, dall’altro, l’accoglimento della mutevolezza e del processo di rinnovamento. L’installazione nasce da un dialogo con l’architettura circolare del trullo, la sua matrice vernacolare e il suo valore di costruzione spontanea e temporanea, ottenuta dal reperimento di materiali lapidei locali. Krause traduce questa sensibilità in un’opera articolata su due poli: al centro dello spazio, elementi in terracotta dal profilo circolare richiamano la stratificazione della pianta conica. Collidono tra loro generando frammenti che migrano nello spazio in una configurazione empirica e dissimmetrica rispetto all’architettura.

Sul lato opposto, una scultura in alluminio perforato, avvolta a formare un cilindro verticale, rielabora la componente ascensionale della cupola del trullo. Rivelando una costellazione di fori imprevedibili e liberi. Dall’argilla alla lastra metallica, dall’irradiazione dei cerchi al concentrarsi del cilindro, si manifesta la tensione dialettica tra forze opposte e complementari che attraversano la ricerca dell’artista, da sempre attenta ai processi di trasformazione, agli stati di deviazione e tensione, alle relazioni tra costruzione tecnica e paesaggio, e alla visualizzazione di un processo che diventa esso stesso forma.













