Fondata e diretta da Nicolas Bellavance-Lecompte, la piattaforma itinerante NOMAD guarda al biennio 2025-26 con un programma che allarga il raggio d’azione e consolida il formato delle sue precedenti quindici edizioni. Tre le tappe già definite: il Terminal 1 dello Zayed International Airport ad Abu Dhabi, la consueta edizione invernale a St. Moritz e, per la prima volta, il Watermill Center negli Hamptons.
La formula resta quella che distingue NOMAD: mostre e installazioni pensate in dialogo diretto con l’architettura ospitante, superando il classico “white cube” e il modello fieristico. Gallerie internazionali saranno invitate a creare progetti site-specific che intrecciano arte contemporanea, design da collezione e gioielleria, trasformando ogni sede in un ambiente immersivo.
Partnership mirate accompagnano il percorso. Tra queste “Destinations” by Bottega Veneta, che ad Abu Dhabi presenterà otto designer provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente. Per collezionisti e ospiti è previsto un programma su misura: visite a collezioni private, accesso a luoghi culturali e incontri riservati.
Il calendario prende il via a novembre 2025 con il debutto mediorientale ad Abu Dhabi, in collaborazione con il Department of Culture and Tourism – Abu Dhabi. L’evento occuperà il Terminal 1 dello Zayed International Airport, capolavoro di modernismo arabo progettato negli anni ’70 da Paul Andreu, già autore del Charles de Gaulle di Parigi. Da lì, NOMAD tornerà a febbraio 2026 nella cornice alpina di St. Moritz, luogo d’origine del progetto, dove architettura, natura e design si incontrano in un’atmosfera raccolta e contemplativa. La stagione si chiuderà a giugno 2026 con l’atteso debutto americano negli Hamptons, ospitato dal Watermill Center, spazio fondato da Robert Wilson e noto per la sua vocazione sperimentale.
Ogni appuntamento si inserisce nei momenti più vivaci dei rispettivi calendari culturali: Abu Dhabi Art per l’autunno mediorientale, l’alta stagione invernale di St. Moritz e l’estate newyorkese degli Hamptons. NOMAD conferma così il proprio interesse per luoghi che sanno unire radici locali e prospettive globali.
