
Il Salento torna ad accendersi con Yeast Photo Festival, sino al 9 novembre 2025.
La quarta edizione di Yeast Photo Festival trasforma il Salento in un osservatorio visivo sulle contraddizioni del presente. Il titolo scelto, “(N)ever Enough”, è un invito provocatorio a riflettere sull’eccesso, sul consumo, sulla scarsità e sull’ingiustizia alimentare. Tra sprechi occidentali e fame sistemica, il cibo diventa il prisma attraverso cui leggere i paradossi globali.
Martin Parr apre il banchetto dell’abbondanza
Protagonista assoluto è Martin Parr, maestro della fotografia ironica e dissacrante, con la personale Snack It! ospitata a Matino nel suggestivo Palazzo dei Marchesi del Tufo. Oltre 60 immagini raccontano il cibo come spettacolo pop e metafora culturale: snack sghembi, fast food, dolci kitsch, fotografati con colori saturi e occhio chirurgico.
Parr non giudica, ma espone. Fa emergere la banalità dell’abbondanza e l’estetica della sovrasaturazione, spingendoci a guardare cosa c’è dietro ogni morso. Il 26 settembre alle 20:30 sarà protagonista del talk The Everyday Spectacle, in dialogo con Edda Fahrenhorst (direttrice artistica) e il giornalista Riccardo Staglianò.
Un festival diffuso, tra fotografia e territorio
Yeast 2025 si estende da Matino a Lecce, Gallipoli, Galatina, Castrignano de’ Greci e Supersano. A Gallipoli, sei gigantografie di Parr affacciate sulla Spiaggia della Purità anticipano la mostra, trasformando la città in una galleria a cielo aperto. A Lecce, invece, spazio alle famiglie con WOW!, esposizione pensata per bambini e ragazzi, tra gioco e alfabetizzazione visiva.

Un atlante visivo di fame, potere e identità
Oltre Parr, 14 progetti fotografici compongono un viaggio tra estetica e denuncia. Cibo, corpo e tecnologia si intrecciano per raccontare crisi dimenticate, memorie familiari e nuove forme di sopravvivenza.
- Ivor Prickett, Premio Pulitzer 2025, porta a Matino War on the Nile – Fragmented Sudan, anteprima internazionale che racconta una guerra dimenticata dove la fame è diventata arma.
- Blake Little, con Preservation, immerge i corpi nel miele, riflettendo sulla memoria e la conservazione.
- Hiền Hoàng, vincitrice del Premio IRINOX SAVE THE FOOD, esplora la diaspora asiatica con Across the Ocean.
- Klaus Pichler denuncia lo spreco con One Third, trasformando il cibo scaduto in nature morte surreali.
- Umberto Diecinove in I N S C T S racconta l’allevamento di insetti come alternativa ecologica e politica.
- Lucas Foglia, in A Natural Order, documenta comunità off-grid negli Stati Uniti che resistono al consumismo.
- Sara Lepore intreccia memoria e lingua con una torta di miele sbagliata.
- Melissa Carnemolla denuncia lo sfruttamento agricolo nella Sicilia delle serre in The Island Within the Island.
- FLAVIO&FRANK celebrano la tradizione gastronomica salentina con Buone Mani, ritratto intimo di Galatina.
- Artur Mettetal racconta trent’anni di viaggi in treno tra Italia e Francia in Taste & Track, diario visivo del cambiamento.
Talk, workshop, letture: Il calendario 2025 è ricco di eventi partecipativi. Dal workshop La velocità della luce con Paolo Verzone (27–28 settembre), alle letture portfolio con esperti come Benedetta Donato, Claudio Composti, Sara Emma Cervo, fino agli incontri pubblici con artisti e curatori internazionali.
Spazio anche all’educazione visiva, grazie a progetti come WOW! e alla collana per bambini Il Mondo nei Tuoi Occhi, in collaborazione con OTM Company e Les Grandes Personnes.
Yeast consolida le sue collaborazioni internazionali con Fotofestival Lenzburg (Svizzera) e horizonte zingst (Germania), rafforzando la rete europea della fotografia sociale e documentaria. Il festival è sostenuto dai comuni ospitanti, partner culturali e istituzioni pubbliche e private, con l’obiettivo di promuovere cultura visiva e cambiamento sostenibile.














