
Il governo greco ha definito “offensiva” la decisione del British Museum di organizzare la propria serata di beneficenza, il Pink Ball, nella sala che ospita i Marmi del Partenone. La protesta arriva a poco più di un anno dalla nomina del direttore Nicholas Cullinan, che aveva auspicato una “partnership sana” con la Grecia sul futuro delle sculture
Lo scorso 18 ottobre, il museo londinese ha ospitato l’evento da 2.000 sterline a biglietto (circa 2500 euro), con un parterre di star come Mick Jagger, Naomi Campbell e Tracy Emin. La serata, voluta da Cullinan insieme alla mecenate Isha Ambani (figlia del magnate indiano MuKesh Ambani), per il fundraising annuale per l’istituzione.
Ma la risposta greca non si è fatta attendere: Lina Mendoni, ministro della cultura, ha accusato il museo di usare i marmi come “elementi decorativi” per la cena, definendo il gesto “offensivo”. “Il Ministero della Cultura condanna ripetutamente cene, ricevimenti e sfilate di moda in spazi museali dove sono esposti monumenti“, ha dichiarato in un comunicato, sottolineando come “la sicurezza e l’integrità dei reperti dovrebbero essere la priorità del British Museum“.
Ma non è di certo la prima volta che al museo si scatenano polemiche: nel 2024 aveva suscitato indignazione la sfilata del brand Erdem davanti alle sculture greche, all’epoca definita da Mendoni una dimostrazione di “nessun rispetto per i capolavori di Fidia“.
Alle proteste greche si sono unite quelle degli attivisti climatici. Durante il discorso di George Osborne, presidente dei trustees del museo, un manifestante è salito sul palco con un cartello “drop BP now”, contestando la partnership da 50 milioni di sterline con la British Petroleum, rinnovata nel 2023. Il collettivo Energy Embargo for Palestine ha chiesto la fine dei legami con i combustibili fossili, criticando anche la partecipazione della famiglia Ambani, proprietaria del colosso petrolchimico Reliance Industries. Evidentemente la “relazione sana” con la Grecia di cui parla Cunning dovrebbe essere unilaterale, ovvero Albione comanda, as usual, e l’Olimpo zitto.













