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Takashi Murakami e Louis Vuitton: si rinsalda la collaborazione ventennale

Takashi Murakami x Louis Vuitton installation for Artycapuchines at the Grand Palais, Paris. Photo: courtesy Dominique Maitre
Takashi Murakami x Louis Vuitton installation for Artycapuchines at the Grand Palais, Paris. Photo: courtesy Dominique Maitre
Un polpo tentacolare e coloratissimo, alto oltre sette metri e ricoperto di ventose simili a occhi, domina il Balcon d’Onore del Grand Palais. Non è l’installazione di un artista emergente, ma il biglietto da visita dell’ultima collaborazione tra Takashi Murakami e Louis Vuitton, in occasione di Art Basel Paris

La maison francese, partner della fiera per il terzo anno consecutivo, celebra i vent’anni di sodalizio con l’artista giapponese presentando undici nuove borse Artycapucines, ciascuna un concentrato del suo universo iper-pop. L’installazione – che accoglie i visitatori con un polpo dalle orecchie di gatto, un gigantesco pouf a forma di fiore e un’esposizione delle creazioni – è definita dalla maison “un’immersione fantastica nell’universo caleidoscopico dell’artista”.

La collezione Artycapucines, lanciata nel 2019 coinvolgendo artisti come Alex Israel e Urs Fischer, raggiunge con Murakami uno degli esiti più visionari. Tra gli undici modelli spicca la Capucines Mini Mushroom: una borsa in tela argentata ricoperta da circa cento funghi in resina, stampati in 3D e ricamati a mano, che riprendono il motivo dei spore multiocehi dell’opera Army of Mushrooms (2003).

Quattro modelli reinterpretano l’iconico fiore sorridente di Murakami, mentre la Capucines BB Golden Garden si distingue per uno sfondo dorato punteggiato di fiori di ciliegio sakura, omaggio portatile alle pitture su foglia d’oro che l’artista dedica da anni all’opera di Ogata Kōrin, maestro dell’epoca Edo.

Non mancano riferimenti alla storia artistica di Murakami: il modello Capubloom miniaturizza la scultura Flower Matango che nel 2010 occupava la Sala degli Specchi di Versailles nella prima retrospettiva francese dell’artista, mentre la Capucines East West Dragon riprende da vicino la creatura mitologica dell’opera Dragon in Clouds Indigo Blue (2010), ispirata a sua volta ai dipinti di draghi del Settecento di Soga Shōhaku.

Il rapporto tra Murakami e Louis Vuitton risale al 2003, quando l’artista divenne il primo creativo invitato da Marc Jacobs a reinterpretare le borse classiche del brand attraverso la collezione “Monogram Multicolore”. A distanza di due decenni, i confini tra arte e moda appaiono sempre più fluidi – e questo drop parigino, tra creature fantastiche e artigianalità estrema, ne è la prova più vivida. E banale.

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