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23 milioni di dollari. Un cubo d’oro d’artista emblema della crisi cripto

L’opera in oro massiccio da 23 milioni di dollari, simbolo dell’era cripto, entra nella liquidazione del magnate austriaco
Da simbolo dell’euforia cripto a emblema di un fallimento finanziario. Il Castello Cube, la scultura in oro puro dell’artista tedesco Niclas Castello, torna a far parlare di sé. Valutata circa 23 milioni di dollari, l’opera è oggi coinvolta nella procedura di bancarotta del miliardario austriaco Klemens Hallmann. Costretto a cedere ai creditori la sua partecipazione del 32%.
Realizzato in oro 24 carati e dal peso di oltre 180 chilogrammi, il cubo fu presentato al pubblico nel febbraio 2022 con una spettacolare installazione a Central Park, a New York. Un solo giorno di esposizione, scorta armata e un’ondata di curiosità virale. L’artista lo aveva definito “non in vendita”, concepito come un’opera concettuale e come “base del mondo” per il nostro tempo. Ma dietro l’aura metafisica, il cubo serviva anche da catalizzatore per il lancio di una criptovaluta, il Castello Coin, e di una piattaforma NFT associata.
Oggi, con il tracollo dell’impero immobiliare di Hallmann – dichiarato insolvente la scorsa estate – quell’oggetto nato per rappresentare l’intangibilità del valore diventa ironicamente un bene da liquidare. L’agenzia di recupero crediti Creditreform ha confermato che la quota del collezionista passerà ai creditori, mentre resta incerto il destino complessivo dell’opera.
Fuso in una fonderia svizzera capace di sopportare le temperature necessarie per lavorare l’oro massiccio, il cubo misura circa mezzo metro per lato. Sin dalla sua comparsa è stato letto come un’icona dell’arte finanziarizzata, in linea con i teschi tempestati di diamanti di Damien Hirst o le provocazioni alchemiche di Piero Manzoni.
Tre anni dopo la sua fugace apparizione a Central Park, il “Castello Cube” resta un paradosso brillante: nato come riflessione sulla smaterializzazione del valore, oggi si confronta con la realtà più terrena del mercato e del debito.

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