
A San Marino Filsam mette all’incanto una collezione sulle corrispondenze in partenza o in arrivo nelle Colonie italiane
È dalla base di Assab, affacciata sul Mar Rosso, che cominciò l’avventura coloniale italiana. Acquistata il 15 novembre 1869 dal missionario ed esploratore Giuseppe Sapeto (1811-1895) per conto della società di navigazione genovese Rubattino, con lo scopo di disporre di un porto di servizio e un deposito di carbone per le navi italiane, mettendo in tal modo fine alla dipendenza inglese di Aden. Nel 1882 la proprietà passò allo Stato italiano che al principio del 1890 la trasformò, assieme ai cosiddetti Possedimenti italiani del Mar Rosso, vale a dire Massaua (1885), Asmara e Cheren (1889) fino al fiume Mareb, nella prima colonia italiana.
Forse a motivo di questa sua primazia, l’Eritrea godette di una particolare attenzione postale da parte del Governo di Roma che, in tempi diversi, la dotò di ben tre serie ordinarie pittoriche: una calcografica nel 1910, una litografica nel 1930, una in rotocalco nel 1933. Più frequenti i francobolli d’uso corrente, inizialmente con la generica soprastampa “Estero” e in seguito “Colonia Eritrea”. Fondata la Colonia si pose il problema delle sue comunicazioni postali, allora fondamentale, con l’Italia e il resto del mondo e per questo venne utilizzata Assab come centro di raccolta e smistamento delle corrispondenze. Che andavano bene inteso affrancate con francobolli.

28 novembre
Più ancora dei francobolli, in molti casi destinati prevalentemente ai collezionisti, sono le corrispondenze ad interessare in quanto documenti della comunicazione postale. Una parte di una collezione sulle corrispondenze in partenza o in arrivo nella Colonia, sono proposti da Filsam (live.filsam.com) nell’incanto sammarinese del 28 novembre. Ed è un frammento di un invio partito dalla Baia di Assab, affrancato con il 20c e il 40c d’Italia sovrastampato “Estero”, stimato 2.400 euro che apre la vendita.
Più robusta la valutazione – 16.000 euro – attribuita alla lettera del Regio Commissario civile di Assab e diretta a Genova, dopo essere stata affrancata con il 20c “Estero” e transitata il 17.2.1882 da Brindisi. Curiosa la raccomandata da Massaua del 5 giugno 1886, tassata in arrivo a Firenze in quanto “Sospetta con tenere valori”, non ammessi negli invii raccomandati.

Diviso per uffici postali, l’incanto sammarinese chiude con un insieme di 50 fotografie dell’epoca, stampate in seppia, una documentazione che il compilatore del catalogo della vendita non esita a definir “straordinaria” a livello di documentazione e di bellezza per la varietà dei soggetti: nativi eritrei, scene di attività quotidiana, paesaggi, gruppi militari e ufficiali. Partenza da 1.600 euro.











