
196 lotti racconteranno il design dagli anni Trenta ai Sessanta del Novecento, tra stili, correnti e tendenze che hanno fatto la storia. Ecco quali sono i top lot
Il design del Novecento torna protagonista da Wannenes, con un’asta – in programma l’1 dicembre a Milano, a Palazzo Recalcati – che mette all’incanto 196 lotti. Un catalogo che ripercorre il meglio del design dagli anni Trenta ai Sessanta, con autori quali Ponti, Bugatti, Pagano & Levi-Montalcini, Chareau, Jeanneret, Noguchi e Carlo Mollino.
Un’opera firmata Carlo Mollino è proprio il top lot dell’asta. Si tratta di un tavolo a tiro proveniente da un appartamento privato della celebre Casa del Sole di Cervinia, che incarna il rapporto tra uomo e montagna nella dimensione più ludica: quella degli sport invernali. Affascinato dalla velocità e dalla tecnica dello sci, Mollino collaborò con il campione Leo Gasperl già dagli anni Trenta, realizzando immagini iconiche e contribuendo ai disegni del celebre manuale di sci Discesismo. Con il lotto 96, l’opera ha una stima di 40.000 – 60.000 euro.

Merita una particolare menzione anche una coppia di lampade da parete mod. 1844 di Max Ingrand (lotto 10, stima 15.000 – 20.000) e il grande lampadario BBPR (lotto 127, stima 40.000 – 60.000 euro) proveniente da una proprietà emiliana, ancora dotato della decalcomania originale del produttore e realizzato da Arteluce negli anni Sessanta.
E ancora, con il lotto numero 3, segnaliamo una credenza in legno con due vani a giorno, disegnata da Gio Ponti nei primi anni Trenta e di produzione Domus Nova, stimata 5.000 – 7.000 euro; uno specchio (lotto 40) e una coppia di poltrone (lotto 42) stimati rispettivamente 1.500 – 2.000 e 4.000 – 6.000 euro e disegnati da Giuseppe Pagano e Gino Levi-Montalcini, realizzati in Buxus, materiale d’avanguardia, e prodotti dalla F.I.P. di Torino.

Tra i pezzi storici e con pubblicazioni italiane e internazionali, segnaliamo il lotto 17, un doppio corpo di Ugo Ceruti (stima 6.000 – 8.000 euro), presentato all’Esposizione Universale di Torino nel 1902: nelle sue linee si riconosce l’adesione, rara in Italia, alle istanze rivoluzionarie della Secessione Viennese.
I lotti 24 e 62 – rispettivamente due sedie e un mobile soggiorno, recano la firma di Carlo Bugatti: si contraddistinguono per il gusto eclettico e orientalista, e per essere decorati con pergamena dipinta a mano nel suo atelier. I lotti sono stimati rispettivamente 8.000 – 10.000 e 12.000 – 16.000 euro.

Tra gli oggetti di design, non possono mancare le lampade, di cui segnaliamo quelle di Pietro Chiesa. Il lotto 41 è una lampada da terra, uno dei rari progetti realizzati senza l’utilizzo del vetro, stimata 8.000 – 10.000 euro. E ancora, con il lotto 114, una coppia di lampade da tavolo caratterizzate da una struttura nichelata che sorregge tre tubi orizzontali di vetro opalino, di chiaro stile razionalista. Stima 6.000 – 8.000 euro.
Il catalogo completo dell’asta Forme di Wannenes è consultabile a questo link.














